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marinaria



prenderei il tempo 
gli toglierei il velo,
negli occhi tuoi limpidi 
rivedrei a specchio
uno sguardo amico ,
perché le montagne
possono dettar legge 
all'orizzonte
ma al cuore no
 

Dipinto incompiuto

cento telai ho rotto
e cento tele lacerato
mille tubi di colore
ho già schiacciato
pennelli e spatole buttato
e questo imbiaccato
teso immacolato
rimanda il mio sguardo
perso impallidito.
tirato l'orizzonte alla metà
di getto spando lo sfondo
azzurro sfumato in celestino ma
erutta, su dall'anima tocco dopo tocco
pervinca viola blu scuro profondo
e allora le montagne vengon nere
i ruscelli scorrono di lava
gli alberi scheletri da altrove
e nulla di vivo mi viene da pittare.
Allora un taglio al centro
uno spacco da allargare
porta a un mondo altro che non so pigliare
se vita è quella che vivo ed ho vissuto
di lì potrà passare.
 
 

Pareva una stagione

Pareva una stagione, questa tua, di blu
parentesi
adottata con la vita
che cammini scevra/ feste d’imperio
al rosa astaride
 
 La fragile inquietudine rovesciata a fronte/ per guardarsi gli occhi
senza paraventi, e piovvero
 
ancore di sera

Amaro calice...

 
Dalla caraffa dei ricordi
verso linfa nel calice d'ebbrezza,
assaporando l'estasi d'un attimo...
Pillole di effimera dolcezza
carezzano sogni d'amara follia.
Ammiccano a screziate ombre
palpiti di gioia e,
sciolte le rime al vento,
un fioco amore canto
alle eteree lusinghe...

Il mio arcobaleno

Di tutti i colori che dipingono il mondo
non c'è nessuno che si adatti a te.
Tu sei uno e tutti,
sei l'arcobaleno che trasforma
la goccia di pioggia
in un sfavillante gioiello.
Tu sei del rosso la passione,
del viola la forza,
la profondità dell'azzurro,
rosa è la tenerezza,
si veste di giallo l'allegria
mentre verde è la fermezza,
tutta bianca quella punta di dolce ingenuità.
Ci sono tanti altri colori
che di elencare proprio non voglio,
il nero poi, così cupo
lo butto via perché non fa per te.

Accadde un giorno

V’informo che è uscito il libro di cui allego una sinossi ridotta per non scoprire tutte le carte…

Vi ringrazio per l’attenzione

 

                                            Accadde un giorno – Sinossi

 

Questo libro narra di una storia d’amore. Una storia che coinvolge un uomo di 57 anni ed una donna prossima ai 40.

Sposato ed appena andato in pensione lui, divorziata lei.

L’incontro avviene durante una sua gita in moto, nell’agriturismo di lei “Oasi”, sito vicino Montalcino – Siena.

Un incontro occasionale ed imprevedibile che in poche ore si trasforma in un’attrazione fisica e mentale travolgente.

Vivranno quattro giorni intensi a Siena e dintorni, scoprendo sempre più la quantità di affinità intellettuali, artistiche, di pensiero e fisiche in comune.

Una vera e propria esplosione di sentimenti e di passione che li coinvolge in maniera assoluta.

Lui, ciononostante, fa prevalere la sua parte razionale, enunciando i seri motivi, ad iniziare dalla differenza d’età, che devono indurli a considerare quei giorni solo una parentesi splendida, che dovrà essere chiusa.

E così sarà…

Ricerca fotografica

Se la lettura di una fotografia è talmente convenzionale che ha forse prodotto un modo altrettanto convenzionale di vedere il mondo, esistono sicuramente delle vie per dare vita a nuove prospettive. L'attesa di qualcosa di nuovo anche nel campo fotografico, è grande. La creatività, è la capacità di partire dai dati acquisiti e andare oltre, tenendo presente che la tecnologia è solo un mezzo, non un fine.
La fotografia è un mezzo di espressione e di comunicazione a disposizione di chiunque voglia servirsene, non è quindi errato ammettere, che essa può venire usata anche nei modi difformi da quelli tradizionali. Non è completamente fuori luogo il fatto che il fotografo, possa deliberatamente rinunciare, a quella che ancor oggi viene considerata una delle caratteristiche essenziali del procedimento, quella cioè, di presumere sempre la registrazione di una realtà univoca.
E' proprio rinunciando a  queste "realtà reali", che il fototografo ha la possibilità di "creare" delle immagini nuove. Una volta chiarito entro quale ambito questo tipo di riproduzione possa considerarsi "creativo", il problema è quello di verificare in che modo l'immaginazione fantastica trovi poi la sua realizzazione concreta, in termini di comunicazione visiva, entro i vari modi del procedimento fotografico. Esistono  delle fantasie ardite, che spesso è difficile, quanto non impossibile,tradurre in  termini visuali, quindi il "creativo" per poter realizzare quanto è nella sua immaginazione, deve il più delle volte, manipolare la realtà che sta davanti all'obiettivo, per"crearne" delle altre.
Nel mondo fotoamatoriale italiano, sono molto pochi coloro che si dedicano con impegno nella ricerca di nuove soluzioni di espressione fotografica. Ritengo che manchi l'incoraggiamento di buona parte degli addetti ai lavori nei vari concorsi  fotografici tradizionali, in quanto i loro giudizi si mantengono strettamente nei canoni convenzionali, non ammettendo innovazioni di nessun genere. Pur essendo d'accordo che tutte le espressioni fotografiche devono coesistere, sono anche convinto, che sia proficuo dare un maggiore impulso alla ricerca, per rendere possibile un nuovo codice, sia di comunicazione che di espressione, tenendo presente che tanti maestri della fotografia, nella loro carriera si sono cimentati nelle varie espressioni fotografiche  come ad esempio:l'astrattismo, il collage ecc.

Renga

 
leggerissime
ali rapiscono dai
fiori sbocciati
 
colori già pensati
dal calore del sole
 __________
 
quando le nubi
mostreranno l'anima
ti copriranno
 
il cielo fioco sarà
custode di pensieri
 
 
 

Pascolare memoria

 
come un fremere tremare
fine sommesso di froge
il suo richiamo
che sempre attendevo
lontano appena un tanto
tutto preso dall'annusar
farfalle lucertole o filugelli
e scrollare il capo e la groppa
quattro bizze in salti scomposti
per sembrar ribelle
un rapido scatto e raggiungerla
alle mammelle.
 
 

I colori delle vocali

In una sua poesia Rimbaud assegna un colore diverso a ogni  vocale. Secondo il poeta, il senso delle vocali si può riassumere così: A, nero; E, bianco; I, rosso; U, verde; O,azzurro. Eg li usa poi questa tabella con paralleli basati sull'esperienza sensoriale. A tale proposito, Ernst Junger nel suo saggio L'elogio delle vocali  fa questa considerazione: "Poiché Rimbaud possiede uno sguardo che sa spingersi anche al di là della pura sfera artistica abbiamo qui un sintomo della profonda diversità fra le lingue. In ogni caso, ci sentiamo piuttosto inclini ad associare la A e la O al rosso e al giallo, colori di luce, mentre la I e la U sono più vicini ai colori della terra". E ancora: "Nella sua Filosofia della composizione Poe definisce la O la più sonora delle vocali. La A è l'aquila, la O è il falco dell'universo sonoro". "Noi usiamo per la O un ideogramma che riproduce la forma dell'occhio". Secondo Junger, infine, la A significa verticalità e ampiezza, la O altezza e profondità, la E il vuoto e il sublime, la I la vita e la putrefazione, la U la generazione e la morte. Nella A invochiamo la potenza, nella O la luce, nella E l'intelletto, nella I la carne e nella U la terra materna, i sepolcri, l'età remota di Saturno.Concludiamo  con la bella frase di Jacob Grimm, secondocui "alle vocali nel loro insieme va attribuito un carattere femminile, alle consonanti un carattere maschile".

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