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Femmine di notte

Corre la notte al buio
con le sue gambe snelle.
Corron le ore di notte
fra slalom di stelle.
Guarda la luna silenziosa
le sue sorelle.
Son tutte donne sole
di notte son tutte belle.
Mi tengo compagnia
insieme a quelle.
 
 
 

D'aspre gemme

Giallo di foglie cadute
ottobre ha tutto il colore
da stingersi intorno.
Nel folto di un sentiero
aperto da un raggio
pungente e caldo di luna.
 
Occhi rossi di braci
appena dietro il cervello,
e sulla cima del ventre
odoroso di calicantus
pulsa il cuore verde
d'un prato alcova.
 
Lungo le gambe nude
al tepore del fuoco
è sciolta ebbrezza
che ti piovo linfa dentro
questo caleidoscopio vivo
d’aspre gemme amate.
 

nueva generatione

ho un buco nel calzino
e la scarpa non è firmata.
ma vuoi mettere
l'aria libera del sudore
sul palmo.
se la strada è di tutti
allora mi meraviglio
 che solo i fossi
 raccolgono cartacce.
si ,generazioni di fenomeni,
un fischio perenne nelle orecchie.
web per tutti,
e clean
you virtuale sui muri,
tu tubi.
arrampicata programmata su chiodi fissi.
dal largo stomaco
ormai compromesso da fritti misti
esce perentorio 
un rigurgito di unicorni.
nel cartone del novello
oggi raccogliamo i sogni

Marrone

 ah ineffabile silenzioso risuonare del nulla
che scuote il mio corpo immobile
arrotolarsi arrotolarsi come un gomitolo
non sentire più questo richiamo
mai più questa inebetita dolorosa paura
 
non un precipizio una vertigine
ma una desolata piana marrone di fango
col cielo basso - ovvio - e bruma
in cui si perde il senso dell'orizzonte
se pure mai ce ne sia stato uno
 
non c'è nessuno nessuna eco di voci o di passi
tutto assorbito dallo spaventoso pantano
in cui mi aggiro priva di ogni meta
persino la morte appare un miraggio
un obiettivo troppo ambizioso
 
vorrei sole o vento o pioggia
vorrei un grido un urlo un lamento
un uccello che plani giù dalle nuvole cupe
o un animale che percorra la piana trottando
ma non c'e' nulla mai nulla mai nulla
 
(silenzio)
 
-----------------------
 
 
Adesso aspetto che sorga il sole
che mi accarezzi
                           mi dilavi di luce
 
 
 

C'è una casa e un bambino che guarda

C’è chi guarda lontano
un tramonto di cera
che poi piano ­scolora

stringe pugni di nuvole
che si disfano in ­pioggia
dimenticando chi era

E chi va verso il mare ­
con in testa un cappello
ed in mano il cuore ferito ­

sferza lampi
al cielo distratto
trapassando le nubi ­
e la luna

C’è una donna che aspetta
affacciata al ­balcone
un marito, un fidanzato
od un figlio distante
e ­perdona

Ed un’altra, l’ho vista
lo giuro, neanch’io ci ­credevo
sollevare più in alto del velo
lo sguardo ­

camminare fiera sui sassi
sopra l'orlo di un fiume
e ­raggiungere il mare

Ma c’è sempre una casa
una piazza, ­un cortile, una palla
un bambino che gioca
ed uno, lontano ­

che solo, lo guarda

I colori dell'amore.

 
Leggo nei tuoi occhi il colore del mare
il color del fuoco nelle tue labbra.
 
Un'altalena di emozioni nella mente mia
m'immergo in te totalmente devoto.
 
Nella profondità  dei tuoi abissi
che profumano di sale e d'amore.
 
Dei coralli i colori sublimi e accesi
che insinuanti percuotono i desideri miei.
 
Così in te ora perduto nei colori dell'amore
in un'estasi che sembra non aver mai fine.
 
Atlantis.

Bianco e nero.

chiudo gli occhi
lame saettanti di luce azzurrina
lacerano il nero profondo
attraversandomi le orbite
 
apro gli occhi
il bianco alienante della stanza
offende  e ferisce le mie pupille
riconosco il dolore subitaneo
 
chiudo gli occhi
adagiato sulla coltre rassicurante
del nero ovattato e amico
ascolto paziente passare il dolore
 
bianco e nero
apro gli occhi e sogno a colori
il film è finito, finalmente
chiudo gli occhi
 

Colori ribelli.

socchiudo le palpebre
come prudenti persiane
imprigiono gelosamente
una rivoluzione carminio
tra il grano pettinato ad arte
mi strappa un sorriso
che sono felice d'essere
ogni tanto - non come dovrei.
 

Mille e più colori.

se le mie parole avessero colore
dipingerei un meraviglioso acquerello
con tenui colori, gentili e delicati
descriverei sensazioni dimenticate
 
se i miei pensieri avessero colore
come Van Gogh incendierei l’anima
forti e violenti, ma sempre sinceri
descriverei così amori sensuali
 
se potessi scegliere il colore
per descrivere i miei anni passati
userei l’iride rigogliosa di tutti i colori
della grande tavolozza della vita
 

a schizzi e a spruzzi

Sveli,
ancora una volta,
nell' eccesso dei  gesti
i frammenti di un antico canto.
Decifro a stento
le tue contraddizioni e
guardo oltre la calma delle onde
che si confonde con la nebbia
 da lì,
proprio da quel centro,
risorge la brama
a schizzi e a spruzzi
mentre, invano, ti fai ombrello di te stesso.
L'attesa si fa sussulto
imprigiona e tutto sovrasta
Tutto è blu come i tuoi occhi.
Troppo lucidi per mentire.
 

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