Scritto da © augusta - Sab, 29/06/2013 - 08:22
La strada che percorro è così polverosa e accidentata che per quanto mi sforzi di camminare dritta m' inclino su quell'alito che mendico in preziosi minuti che tu mi dedichi.
Il fuoco che s'accende è devastante, altissime fiamme bruciano il mio corpo, per poi lasciare a terra solo fuliggine spazzata via dal vento.
A tratti mi sento ubriaca di felicità, per poi errare senza meta, cerco di chiudere tutte le porte ma sono così sfinita per questo affare così turbolento, veglia su lacrime calde e ancora ferme sulle guancie che le tue labbra asciugano prima che esse cadano.
Mi piacerebbe essere indifferente, svagata, indolente, annoiata e provare un' avventura galante, ma temo che sia una sciocchezza.
Come posso pensare anche per un solo istante, cadere nella trappola che non m' appartiene, è così forte questo odore di passione che non ho nessun dubbio se non da parte tua, licenziare questa magia del dolore.
Affollati sono i miei pensieri, passo da un' equilibrio sorvegliato ad un disordine mentale che solo una lucida ragione mi trattiene d' abbreviare la vita.
Il cuore mi si spacca è come una ferita seria, è astuto non vuole rimarginarsi, combattuta lascio che questo dolore affidi alla mia mente ciò che io non sono in grado di fare.
Quando sto con te è una magica sospensione di sussurati colloqui e quelle mani che misurano l'ampiezza di questo amore.
Sono incerta nel proseguo, ma so già che ad un tuo cenno mi offrirò palpitante e mi piegherò al tuo fascino, raccogliendo l' essenza di quella bellezza straordinaria, segreta,
d' AMANTE.
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