Accadde Intorno al Golfo del Messico - Versione Italiana Parte Sesta | RV International | Carlo Gabbi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Accadde Intorno al Golfo del Messico - Versione Italiana Parte Sesta

Accadde Intorno al Golfo del Messico

Versione italiana Parte sei

 

Mi sentivo ossessionato. Durante la notte non avevo pace, e la mia immaginazione lavorava furiosamente alla ricerca del modo come avrei potuto risolvere il segreto del passaggio, che ero certo esisteva, ma ero incapace di trovare, segreto ben preservato nel giro di centinaia di secoli. Pensavo che questo possibile corridoio fosse stato nascosto in un modo semplice e ingegnoso, e per questo motivo difficile nell’essere trovato.

Come avrei potuto rompere quel mistero Machiavellico?

Nottetempo avevo ispezionavo le pareti della piramide, con l’aiuto di una fotoelettrica, questo un modo che sempre ho trovato efficace, per scoprire dettagli tra le connessioni delle pietre, impossibili di notare alla luce del sole. Tutti questi furono sforzi invanì!

Il lavoro di archeologo come prima cosa insegna ad essere pazienti. Nulla si trova facilmente e innanzi tempo. Così pure molti dei ritrovamenti avvengono nel modo più banale e casuale. Bisogna essere buoni osservatori e tener nota dei mille piccoli dettagli che si vedono durante le ispezioni, poi alla fine, inaspettatamente la pazienza verrà ricompensata.

Così lo fu pure questa volta e finalmente arrivò quel giorno fortunato lungo il mio cammino.

Per la millesima volta stavo ispezionando il pezzo monolitico che formava il pavimento del tempio. Una volta ancora scrutavo in ammirazione i bassi rilievi cesellati sul marmo, quando notai un’anomalia in un angolo di quella larga pietra. Studiando meglio il particolare sembrava che originalmente, in quel luogo, fosse stato intagliato un foro di un certo diametro, e poi, per qualche ragione, fu accuratamente riempito con un misto di cemento e polvere della stessa pietra per mascherarne l’esistenza... In un baleno capii cosa potesse essere e … il mio cuore accelerò i battiti. Affannato, con il sospetto in me, mi precipitai a verificare gli altri tre angoli di quel pezzo monolitico, mentre il sospetto cresceva in me...

EUREKA alla fine gridai a squarcia gola!

Si pure gli altri angoli della pietra, come avevo sospettato, indicavano l’esistenza di un foro iniziale e poi debitamente mascherato con il riempimento.

Congetturai che possibilmente quei fori furono fatti per passare attraverso loro una grossa fune di canapa per poter sospendere prima, e poi deporre sopra la cavità sottostante, quel pezzo di pietra monolitica? Perché poi tutto era stato debitamente mascherato?

La debita conclusione era che chi creò il luogo voleva che la pietra non venisse più rimossa da alcuno. Semplicemente volevano che nessuno violasse la santità del luogo sottostante. Volevano impedire che vi fossero intrusioni di malintenzionati e mantenere per sempre il segreto di quanto vi fosse racchiuso al di sotto di essa.

Ero completamente esultante per la mia scoperta. Chiamai ad alta voce Maria che si trovava ai piedi della piramide, intenta nel suo lavoro di decifrare scritte incise su alcune colonne rovesciate sopra il suolo. Maria salì rapidamente la lunga scalinata e la informai di quanto avevo trovato, informandola cosa pensassi di quei fori. Maria alla fine era ugualmente eccitata quanto me di quella fortunata scoperta.

“Si`, Charlie, quanto dici è come le cose avvennero. Lo scopo di quei fori furono per poter far passare una grossa fune e poter deporre la pietra sopra un possibile passaggio sotterraneo e nascondere all’occhio quanto esiste al di sotto.”

“Quello fu pure il mio pensiero. Ora dovremo lavorare nel modo inverso. Innanzi tutto abbiamo bisogno di un argano posto al di sopra della pietra monolitica e passare gli appropriati cavi ai quattro angoli e poi alla fine poter sollevare quella pietra immensa... tenendo per bene le dita della mano incrociate per scaramanzia e sperare nella nostra buona fortuna. Dimmi cosa pensi sarà il segreto racchiuso là sotto?”

Occorse una buona settimana di fatica per i lavoratori Maya a nostra disposizione, per costruire la debita impalcatura necessaria al lavoro di sollevamento della pesante pietra monolitica. Finalmente, quando tutto fu propriamente fatto, si incominciò a sollevare centimetro per centimetro quel sigillo di marmo. Nel mentre avveniva il sollevamento, un denso odore maleodorante di rinchiuso veniva risucchiato dal di sotto. Ero trepidante e Il mio cuore batteva all’impazzata nel desiderio di sapere cosa fosse al di sotto. Le nostre lampade, ebbero all’inizio difficoltà ad attraversare l’aria pesante risucchiata dalla profondità, poi, come l’aria si rischiarava, riuscimmo a distinguere l’esistenza di una ripida e alquanto stretta scalinata che conduceva al di sotto, verso il centro della piramide.

Finalmente era giunto il giorno tanto desiderato di un ritrovamento di grande rilievo a coronare il nostro duro lavoro sin dal giorno del nostro arrivo alla Città del Sole.

Ero ansioso di esplorare al più presto quanto fosse nascosto alla base di quella scala.

Purtroppo, come archeologo, dovevo attenermi al rituale dovuto per una scoperta che si presume importante. Bisogna attenersi alle regole di una dovuta documentazione visiva e etica.

Ogni passo deve essere documentato e registrato con foto e vari film, accompagnato pure dalla voce di chi presenta i ritrovamenti e che racconti, passo a passo quanto stia avvenendo.

Questo è una documentazione dovuta per i posteri, per dimostrare loro che siano state prese tutte le precauzioni per non distruggere, nella fretta del momento, evidenze importanti, lasciateci da coloro che furono i costruttori del luogo. Suppongo questo sia una cosa necessaria capace di comprovare la veracità della scoperta. E` necessario quindi di essere continuamente di fronte alle fotocamere, indicando quanto si fa mentre si procede lungo il percorso e di numerare quanto si vede, senza però rimuovere dal luogo alcun oggetto descritto. Questo per me è sempre stato il punto cruciale, perché toglie il piacere della scoperta stessa. Dopo tutto, era il sapere che quel momento mi era costato oltre due anni di un lavoro snevante e faticoso, versando fiumi di sudore nella continua fatica di ricerca in condizioni climatiche esasperanti. Disillusioni e anche molte speranze, di raggiungere il giorno tanto desiderato da una ricompensa, capace a ripagare in modo adeguato tutte le fatiche incontrate. Quindi in questo stato d’animo non ero nel giusto stato d’animo e nel modo di pensiero per sottomettermi alle volute realtà dall’eticità delle regole stabilite. Mai, come in questo momento, desideravo di essere l’unico che potesse avventurarsi alla scoperta di quanto fosse racchiuso al di sotto di quel buco. Sentivo che mi era dovuto come una cosa personale e questa fosse delicata quanto può essere l’amoreggiare con la propria amata.

In queste predisposizioni d’animo non si vuole esporre le proprie emozioni intime pubblicamente, poiché si è gelosi della nostra intimità della vita personale. Queste, imposte a noi, sono rudi regole, che ci obbligano a posporre il piacere e l’intimità della scoperta, entro un tempo futuro, dopo che esaurientemente sono state salvaguardate tutte le regole etiche del ritrovamento. Unicamente dopo che le fotocamere saranno disconnesse, e tutto sarà buio e silenzioso all’intorno, avrei potuto godere in pace la gioia di quanto avevo scoperto.

Ugualmente mi sentivo euforico, e avevo il bisogno di celebrare l’occasione con una buona bottiglia di champagne. Maria, che mi era vicino, lesse il mio pensiero, e in modo rassicurante le dissi;

“Sai cosa penso, Maria? Non appena tutte le norme burocratiche saranno giunte alla fine, avrò piacere di entrare le camere sottostanti assieme a te per celebrare la nostra scoperta. Saremo soli in questa occasione e stureremo lo spumante, la miglior bottiglia che io abbia. Sai bene che ti devo molto e possiamo ben dire che questo luogo è nostro come può essere un nuovo nascituro. Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questa scoperta, non e forse vero?”

“Sono d’accordo con te, Charlie. Taglia quindi al minimo i discorsi in fronte alle fotocamere, e quando tutto sarà esaurientemente finito, assieme, durante la notte, potremo cercare i segreti nascosti della nostra piramide.”

“Bene allora. Il nostro appuntamento sarà per le dieci di stanotte, quando tutti gli altri staranno dormendo.”

E così fu.

 

~*~                       

     

Discendemmo dal tempio che si trovava alla cima della piramide, entro la camera sottostante. L’aria era impregnata dall’estrema umidità e dal forte odore di muschio, che si era addensato durante i secoli di forzata chiusura del luogo, ed era ancora insopportabile. Ugualmente il nostro desiderio era al di sopra di tutte quelle cose assieme alla forte perspirazione dei nostri corpi costretti in quel luogo che non possedeva una regolare ventilazione.

Maria ed io eravamo ormai fisicamente provati dopo le fatiche di un giorno di intense emozioni, ma ugualmente eravamo presi dal desiderio di riscoprire quanto si trovasse alla base di quella ripida scala. Solamente poche ore prima le fotocamere ci avevano seguito nella prima discesa, per la dovuta documentazione che comprovava la nostra scoperta di quanto fosse racchiuso al centro della piramide.

Ora, in quella tarda notte e nel più completo silenzio, finalmente il luogo sarebbe stato unicamente nostro, un premio ben meritato del nostro duro lavoro. Finalmente, nella solitudine, potevamo investigare i misteri rimasti per troppo a lungo nascosti ai nostri occhi.

“Finalmente è giunto il tempo per guardare meglio quanto abbiamo scoperto” fu il mio primo pensiero, poi rivolgendomi a Maria le dissi; “La camera funeraria è alquanto grande e il sarcofago si trova al centro di essa. Il sarcofago sembra sia stato intagliato da un masso di pietra monolitica dal peso di diverse tonnellate. Questo fatto chiaramente dimostra che fu impossibile di essere calato dal di sopra attraverso quelle scale troppo ripide e strette. Cosa ne pensi, Maria?”

“Vero quanto dici, Charlie. In più sarebbe stata una cosa ridicola di portare quel pesante sarcofago prima alla sommità del tempio, per poi calarlo in quella stretta apertura, che da unicamente la possibilità di scendere ad una sola persona.”

“Quindi concordi con il mio pensiero. I Maya era gente sensibile con molto ingegno. Penso abbino costruita la piramide a raggiungere circa un terzo della totale altezza, poi a quel punto, come prima cosa, misero in posizione il sarcofago di Lord Pascal, e hanno costruito attorno a esso la camera mortuaria assieme alle altre due camere minori, comunicanti tra loro. Tutto questo avveniva allo stesso tempo che la piramide veniva innalzava.”

“Un capolavoro di ingegneria, considerando che la piramide fu costruita in tempi molto lontani!”

“Si può capire il perché abbiano costruito la piramide assieme alla camera mortuaria.

Era loro volere che nessuno potesse dissacrare la tomba di Lord Pascal nel futuro.”

“Si, Charlie. Quello fu il loro pensiero. Date le strette aperture dei passaggi, mai sarebbe stato possibile rimuovere il sarcofago che è gigantesco e pesante attraverso la parta della camera mortuaria, che è di dimensioni inferiore. Questo giusto per accennare una cosa sola, senza tenere in considerazione tutto il resto.”

“Credo occorra molto tempo per studiare completamente quanto qui è racchiuso. Il coperchio del sarcofago appare un vero capolavoro di arte Maya, con dettagliate raffigurazioni scolpite su di esso. Non vorrei dire troppo ora, ma a mio parere sembra che quanto è raffigurato offra diverse interpretazioni se sono guardate da angoli differenti. Probabilmente l’artista tiene volutamente nascosto il vero significato di quanto si vede a prima vista. La verità può essere diversa di quanto l’occhio vede inizialmente.”

“Mi fa piacere di sentirti dire questo, Charlie. La mia prima impressione, guardando a quello che è raffigurato, appare come la figura di un astronauta che sta guardando attraverso un periscopio. Ma poi, come ben tu dici, l’artista intendeva furbamente qualcosa di diverso. Certamente, come in tempi così remoti, potevano conoscere dell’esistenza di cosmonauti spaziali? Ci, occorrerà pazienza e molto lavoro per arrivare a quanto il nostro artista ci vuol dire. Molto probabilmente occorrerà un esperto che abbia una vasta conoscenza dei miti e leggende, come pure fatti religiosi di questo popolo, per riuscire a decifrare quanto è sconosciuto a noi ora.”

“Come al solito Maria, sei di grande aiuto con i tuoi suggerimenti. Cosa mai potrei fare senza di te?”

“Bene, visto che lo chiedi ti dirò come veramente dovresti comportarti con me, mio caro Charlie! Dovresti tenermi più in considerazione come donna, oppure te ne sei scordato? Non mi devi unicamente questo come un premio per esserti sempre vicino, e quanto intenda non è solo come aiuto di lavoro. Non faccio lamentele sul come lavoriamo assieme. Nulla da dire sotto quel riguardo, siamo una coppia affiatata e andiamo ben lontano. Ma... bensì esiste un grosso ma, e tu sembra te ne sei completamente scordato, vero? Sai di cosa sto parlando, Charlie? Parlo semplicemente della nostra vita privata. Speravo che il tuo invito ad essere assieme stasera fosse per questa ragione. Speravo che fosse pure una cosa sentimentale. Lo sai quanto tempo è passato dall’ultima volta che mi promettesti il tuo amore? E` dal tempo che si era assieme alla Città della Luna. Dodici anni orsono. Mi hai volutamente ignorare come donna così a lungo. Perché, Charlie? Perché continui a starmi lontano come donna?”

“Mi dispiace Maria. Come al solito, hai completamente ragione. Credimi, non lo faccio per partito preso. Sappi che mi sei sempre piaciuta. E` unicamente perché non voglio che si creino pettegolezzi qui al campo, che possano discreditare la tua reputazione di donna.”

“Puoi anche avere buone ragioni su questo punto, Charlie. Ma la sai una cosa? A questo punto non me ne importa nulla di cosa la gente possa dire al nostro riguardo. Ti rende questo una chiara idea di quanto pensi? Inoltre se questo è il problema che si affaccia in te, perché mai non mi chiedi di sposarmi? Ti ricordi che me lo chiedesti in quei tempi passati? Ti ricordi quali furono le tue ultime parole prima di ritornare alla tua casa in Italia?”

“Bene si`, Ma quello accadde tanto tempo fa e in altri luoghi... Ma al mio ritorno in Italia molte cose accaddero... Durante quella mia parantesi di lavoro accadde che mi innamorai...Quella sgualdrina mi volle unicamente per la gloria che veniva dal mio nome e per i miei soldi. Unicamente cercava una vita facile e lussuosa. Presto venni a conoscere la vera lei e seppi che passava dalle braccia di un amante a quelle del prossimo, senza nemmeno battere ciglio... Quella era la stessa strada che percorreva prima che mi fossi invaghito di lei. Divorziai quanto prima mi fu possibile, ma ugualmente soffrii per le umiliazioni subite, che restarono in me per sempre. Fu in quei giorni che presi la decisione di mai più sposarmi...”

“Questa è veramente una storia, Charlie. Dimmi il perché non ne hai mai parlato con me prima d’ora? Sarei stata simpatetica con te e ti avrei capito e aiutato nel migliore dei modi.  Dimmi allora, mi ami ancora e con quale intensità?”

“Si Maria. Mi sei sempre stata cara. Allo stesso tempo voglio che tu sappia che mai tornerò indietro alla promessa che mi feci allora, di rimanere singolo per sempre. Questo nonostante a quanto possa voler bene a un’altra donna. Questa la ragione che sono rimasto lontano da te per tutti questi lunghi anni e che non ti abbia cercata come amante. Non ho voluto disturbare quel stretto vincolo religioso, quelle strette leggi e costumi delle vostre famiglie e del vostro paese. Non l’ho mai chiesto, quindi non sono ben sicuro se avresti accettato di amarmi al di fuori del vincolo matrimoniale.”

“Per noi Messicani il matrimonio presenta molti obblighi. Ma allora ti chiedo una cosa, se è vero che questo è il tuo unico dilemma per potermi amare, perché non me ne hai mai parlato? Sappi che prima di tutto sono donna, capisci Charlie? Durante gli scorsi dieci anni ho sempre pensato a te come il mio uomo e pazientemente ti ho atteso durante questo tempo. Ora sono giunta al limite dell’attesa e mi aspetto molto di più da parte tua. Capiscimi, non posso attendere più a lungo, Charlie. Voglio essere assieme a te per il resto della mia vita, puoi capirmi?”

“Sì, Maria.”

“Vieni Charlie, vieni a me, ora! Il fuoco brucia entro me. Il mio corpo manda segnali di desiderio per te. Vieni all’istante, e amami una volta e per sempre. Non posso attendere oltre. Ti voglio ora, e qui, Charlie! Ti prometto che non sarai dispiaciuto per avermi amata. Sii pure dannata, ma non mi interessa nulla se non ci sposiamo in chiesa e di fronte a un prete. Dio mi comprenderà e sarà remissivo per la mia debolezza di donna.”

Spuntava l’alba quando io e Maria, mano in mano, ritornammo all’accampamento. La notte era stata lunga mentre noi ci eravamo concessi ore di passione che erano rimaste represse per lunghi anni. Maria, come era suo solito, fu gentile e considerata nei miei bisogni di uomo. Da quel tempo lontano che eravamo amanti alla Città della Luna, Maria era maturata entro una magnifica donna che pienamente rispondeva a tutti i desideri e abbandoni sessuali e li rendeva con profondi sentimenti messi ancor più in rilievo dal crescente desiderio di amore. Una volta ancora Maria era divenuta la mia amante. Questa fu immediatamente una intensa sensazione poter scambiare così tanto con lei in quel completo ciclo di vita comunale di lavoro e amore.

 

~*~

 

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