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Come stare seduti fuori della porta...

Come stare seduti fuori della porta
sulla strada,
indifferenti e quieti
questo andare delle ore senza intoppi
 
                                                -e sarei sempre la solita bambina, in fondo-
 
Ci basta un passante o un nuovo fiore inatteso
e si cede alla meraviglia.
 
E facciamo tesoro di raggi e sguardi.
                                                    -il paradiso è una stanza piena di libri
                                                     che finisce in un’altra.
                                                     Piena di libri. Che finisce in un’altra. Pensavo da piccola-
 
Vedi, poi, c’è sempre qualcosa che vibra
nella successione incolonnata dei giorni
                                                 [non serve il mare o un nuovo orizzonte. Chiudi gli occhi]
 
No. Non saremo più gli stessi, forse,
che aspettavano un chissà che,
seduti sotto l’albero di Newton.
 
                                                -Almeno abbiamo conosciuto l’amore e il lampo lontano-
 
Siamo calmi, adesso, come un vecchio orologio
a carica manuale. Affidabile.
Con le lancette d’oro.
E si continua a fare ordine
per consuetudine. Per sentire d’esistere.
 
 
Poi  guarda. È di nuovo fiorito il pesco.
                                                                 …
                                                                 …
                                                                 …
(by poetella)
 
 

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