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Naiade

nayade[1].jpg
Zufolava il vento tra le canne
l'acqua sulla pelle tua
fresche carezze susurrava
candide le braccia scioglievi
in mulinelli di dolcezza
il sole colpito di beltà straniva
accoccolato ai piè del fiume
ti mirava il cielo
il corpo sinuoso anguillavi
nella guazza smossa
che frangeva i sassi
il meriggio tramava sulla riva
ed ecco: il canto d'uccelli
più non ebbe voce
murmuri tra le foglie
i pioppi,  richiami furtivi
mistero la proda erbosa suggeriva
... Sorgesti, superba ninfa
e rivoli di perle rigavan le tue sete
tra gocce gli occhi volgesti attorno
... Lui era là
nella possente forma ti parve un dio
dormiente, ti sognava.
Lo destò la rorida tua chioma
e fu onirico il giorno
Eros manciate sparse di sospiri
mentre il fiume cantava
i suoi umidi ritornelli.

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