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Ernesto Calzavara

Nasce a Treviso Enesto Calzavara, poeta dialettale di rilievo della seconda metà del 900.
Fu immerso nel corso della sua vita, nella professione di avvocato.
Il suo contributo alla poesia dialettale è davvero importante, infatti l’autore rivela la scelta cosciente di uno stile poetico del tutto sperimentale e innovativo, che utilizza tecniche e forme d’avanguardia fino ad allora usate solo per il linguaggio tradizionale.
Ciò si rileva in molto sue opere: “Ai materiali”, “Come se”, “Infralogie”, “All’insegna del pesce d’oro”,”Milano”.
Nella prima parte delle sue opere il Calzavara rispecchia temi cari della sua esistenza, rivelando particolare malinconia per un passato contadino, in uno sfondo autentico di “terra madre”. Inoltre si riscontra, nei suoi versi, un accenno alle problematiche del vivere e un sentire pessimista, che rappresentano una costante della sua produzione, in uno sfondo emotivo, riportato all’interiorità del poeta e al suo percepire le dinamiche dell’epoca.
Il Calzavara diviene famoso soprattutto negli anni 60 – 70, con variegate opere in versi trevigiani, ove, per la prima volta, tecniche poetiche innovative, si fecero strada nella tradizione della poesia dialettale.
 
 
Parole mate     di Ernesto Calzavara  (dialetto trevigiano)
 
Rame che rema che respira de ua roza
rama remo rime roma ruma
totami dapartuto che casca
sul colo dea morte dai reclini de rame
 
E mi serco mi vago non so par dove
par che razo’n no vedo no so
ma rovine rente rovine
rovinasi ore de sol
suaque nere che frize pescao’ri’ e pesi
in croze de po’
 
Marao’ri’ Rua Chicaribo
romai amori più romai resta
parole mate
restè no morir
no morime in man
restè reste parole
 
 
T R A D U Z I O N E
 
Parole senza senso
 
Rami che remano che respirano di uva rosa
ramo remo rime roma ruma
rottami che cadono dappertutto
sul collo della morte dagli orecchini di rame
 
E io cerco io vado non so per dove
perché ragione non vedo non so
ma rovine vicino a rovine
macerie ore di sole
su acque nere che friggono pescatori e pesci
in croce di poi
 
Maraori Rua Chicaribo
ormai non più amori orami restano
parole senza senso
restate non morite
non moritemi in mano
restate restate parole

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