Scritto da © erremmeccì - Dom, 02/12/2012 - 15:09
Liquide
cristalline
sono le note perfette
del flauto,
simili alla brezza
che soffia al tramonto
fra le foglie dei castagni
nel bosco autunnale.
Bassa,
profonda e sensuale
è la voce del sassofono
ed evoca storie di una vita
mai vissuta,
oscuramente desiderata.
Struggente,
scava fino in fondo
al cuore
l’arpeggio che sgorga
dalle corde di una chitarra
ed anche la musica
dolce
- cosa di più dolce
al mondo? -
di un violino
notturno.
Triste,
l’armonia paesana
di una fisarmonica,
specialmente quando si perde
nei vicoli
umidi di pioggia,
rischiarati dai bagliori
intermittenti delle luci
dell’ennesimo Natale.
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