Scritto da © Ezio Falcomer - Mer, 26/12/2018 - 13:36
E dopo la festa,
la bella solitudine
che mangia l'aria
e si nutre di poco.
Che fa vedere dentro
le proprie verminaie:
Vacanza diramata
in tutte le stanze.
Che faccio ora?
Ora, solo con me stesso.
Mi sopporterò?
Ma sì che ce la faccio.
La conosco la mia miseria.
Mi segue ovunque.
Per quante ruote panoramiche io frequenti.
Per quante strade affollate
o discoteche.
Il mio fantasma, o demone,
lo amo.
Mi tiene sempre con i piedi per terra.
La mattina, la grigia luce,
e l'acufene all'orecchio.
la bella solitudine
che mangia l'aria
e si nutre di poco.
Che fa vedere dentro
le proprie verminaie:
Vacanza diramata
in tutte le stanze.
Che faccio ora?
Ora, solo con me stesso.
Mi sopporterò?
Ma sì che ce la faccio.
La conosco la mia miseria.
Mi segue ovunque.
Per quante ruote panoramiche io frequenti.
Per quante strade affollate
o discoteche.
Il mio fantasma, o demone,
lo amo.
Mi tiene sempre con i piedi per terra.
La mattina, la grigia luce,
e l'acufene all'orecchio.
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