Scritto da © Ezio Falcomer - Lun, 28/01/2019 - 11:00
Mi sento spoglio.
I miei rami sono imbevuti
di resina e rugiada.
Senza orgoglio, la vita a pezzi
per un morale marcio.
Spoglio fino all'annegamento sottoterra.
Quelle mattine pallide
di caffè e brioche.
Ad aspettare incidenti e che la vita scorra.
Ad aspettare la fine del mondo
o almeno le previsioni del tempo.
I miei rami sono imbevuti
di resina e rugiada.
Senza orgoglio, la vita a pezzi
per un morale marcio.
Spoglio fino all'annegamento sottoterra.
Quelle mattine pallide
di caffè e brioche.
Ad aspettare incidenti e che la vita scorra.
Ad aspettare la fine del mondo
o almeno le previsioni del tempo.
Soggiaccio alla violenza altrui.
Basta uno sguardo.
Il treno è pieno di manichini con l'auricolare.
Bello il marciapiede.
Rigato di un grigio marcio,
zeppo di storie e matrimoni finiti,
amori adolescenziali.
funerali.
Basta uno sguardo.
Il treno è pieno di manichini con l'auricolare.
Bello il marciapiede.
Rigato di un grigio marcio,
zeppo di storie e matrimoni finiti,
amori adolescenziali.
funerali.
Ho sempre avuto paura,
di chiunque, di qualunque cosa.
Solo i fiori gialli mi calmano.
I fiori gialli e gli angeli che scendono
a massaggiarti le spalle.
di chiunque, di qualunque cosa.
Solo i fiori gialli mi calmano.
I fiori gialli e gli angeli che scendono
a massaggiarti le spalle.
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- Blog di Ezio Falcomer
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