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Scritto da © ferdinandocelinio - Lun, 03/09/2018 - 23:02
tra poche ore sarà inverno
e io sono ancora trentenne, eppure già morto.
mi ricordo di un padre che sfidava il mondo
a colpi di incazzature
e di una madre agitata e piagniucolante
nelle sue nevrosi da giovane madre,
ora sento lo sgretolamento così coerente a tutto il resto,
la roccia dura così dissimile
al fuoco magmatico della vita.
vedo sparpagliarsi le ceneri giallognole
della fuggevole felicità
come un ramo al primo albeggiare d'autunno,
accenno a una danza isterica e senza note,
così poetico per necessità, eppure già morto.
sono stufo dei miei sempre più stufi abiti africani,
l'inverno sarà duro quest'estate
e io ho una coperta con un buco gigantesco.
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