Scritto da © ferdinandocelinio - Dom, 01/07/2018 - 12:10
lentamente
senza sudare
siamo gocce di dolore
che esplodono
sulla tazza del nulla.
la condanna delle sette
brilla ancora
sulla fronte vecchia di mio padre...
la famiglia da tirare avanti,
i braccioni sudati
mulinando diti medi sulle strade di dovunque.
c'è troppo dolore che sia estraneo da me
eppure annidato in me
le donne e gli uomini si riprodurranno
i figli tristi
continueranno a venire al mondo
come zolle nelle sale da te'.
non c'è faccia che tenga
il mostruoso scorrere del tempo.
siamo piccoli
piccolissimi
infinitamente microscopici
lentamente
senza sudare
siamo gocce di dolore
null'altro che gocce di dolore.
il pisello duro
è la vera unica grande poetica
di questa nostra età moderna
fatta di zoccole e di mistificazioni.
le mie dita inutili che picchiano
sopra tasti senza significato.
i bianchi e i neri della mia disperazione
della mia condanna
del mio incommensurabile dolore.
lentamente
lentamente
e senza sudare
come gocce pregne di ribellione
come fragole di bosco
o aghi di pino dentro un cielo di stelle,
roteando e amando,
in assenza di gravità,
amando e piangendo,
senza più destinazione alcuna
che non sia il vacuo galleggiare
noi non siamo piccoli
siamo cose bellissime
diamanti grezzi
puntini che toccano il sole senza bruciarsi
e cammineremo al solito passo
lentamente
nel solito verso
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