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Storia curiosamente non autobiografica, che parla di me, ma non parla di me

Ho sempre avuto un rapporto problematico con il sesso. I miei genitori sono cursiamenti aperti di mente per il loro status culturale, eppure l'educazione bigottamente cattolica delle scuole elementari, la città provinciale quale è Messina, così priva di senso critico rispetto alle pulsioni fondamentali di ogni uomo, e dunque essendo piccola molto simile a un paese, mormorante dietro ad ogni gesto libertino, additando questa e quella per puttana, ogni omosessuale come privo di pudore, dunque malato, dunque da escludere, mi ha sempre dato alla noia. Città castrante, educazione castrante, padre castrante. Perché si, mio padre forse tanto aperto di mente su molte cose non è. Ad esempio non vuole che mia sorella, a ventidue anni, si corichi dal suo ragazzo e mi redarguisce per la barba o i capelli troppo lunghi. Capite?!. Anzi no, neanche lo so se voglia o non voglia che mia sorella dorma fuori, mai guai a chiederlo a papà, sbotta mia madre, anche lei assoggettata da questa figura intoccabbile, incorregibile, netta. Uomo di principii, attenzione, e di senso del dovere, e gran lavoratore, tutto sacrifici per la famiglia, ma castrante, castrante, castrante! Detto tre volte per sottolinearlo. Forse sono troppo duro con con mio padre. No, cazzo, non sono troppo duro, sono troppo buono con tutti. Ragazzo incompleto, io, è questo il fatto, nulla di più.  Ragazzo, incompleto, sguardo incompleto, comprensione incompleta. Tengo tutto nel sottofondo, e mi castro a mia volta.  mento a me stesso. Poi leggo 30 pagine di Lamento di Portnoy di Roth e la trasporto alla coscienza la comprensione. I rituali ebraici di quella famiglia sono i rituali esasperati di casa mia. La tendenza di Portonoy al costante conflitto tra critica alla troppo forte moralità della famiglia e l'adorazione incondizionata della stessa, quasi terrore nella non adorazione è quello che succede a me. Portnoy e io, figure specchio di un fallimento che solo l'analista può guarire, seghettature all'inevitale pulsionale voglia di eccedere, vite interrote, roba seria insomma, ve l'ho illustrata qua, solo per voi, adios.

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