Se solo potessi - 1°parte | Prosa e racconti | Francesca LV | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Se solo potessi - 1°parte

Io non ti capisco, non lo voglio fare o non mi importa più. Mi sta bene così.
Forse la tua bellezza sta proprio lì, dove non capisco.
Ho studiato spesso il tuo volto, da lontano, quando non credevi potessi vederti. L'ho studiato tanto da vicino, e almeno al foglio posso raccontare quanto la tua bellezza mi graffi dentro: posso dirgli quanto mi piaccia perdermi ascoltando il suono del tuo cuore.
Vorrei saperti dare quello che a un amore non si da. Vorrei essere quel qualcosa che nessuno ha mai sentito, quell'amore di cui nessuno ha mai saputo parlare. Io voglio arrivare in un angolo di paradiso, in un piccolo spazio che non riuscirai mai più a donare a nessun'altra. Non voglio essere nessuna. Non voglio occupare un posto in cui qualcun'altra un tempo è stata. Voglio essere unica, così come tu sei per me l'unico ad aver varcato quella porta.
 
Lui è lì, foglio, nel suo mondo che è pieno di certezze così scure.
E' dentro la sua corazza. Sì, foglio, lui vorrebbe non credere più. Fa piangere vero? Io vorrei piangere con lui e dirgli che esiste. E' difficile ma esiste: quel luogo perfetto dove gli amanti possono nascondersi. Esiste l'abbraccio vero.
Dio, potessi vedere quanto è bello quando sorride. Potessi guardare i suoi occhi, foglio: no, no, non è il colore. A volte quando pensa, ti sembra di vedere il suo mondo: se lo osservi bene, vedi cos’ha dentro,vedi l'immenso. E' come vedere un quadro e coglierne l'autore. Ti sembra di sentire quella lei, in quella canzone che tanto ascolti. Sai quel momento di stupore, quell'elemento di unicità, quel mare di sensazioni? Quello. A volte, quando lo cogli, ti sommerge. Bellissimo. Tremi. Non riesci più a scrivere, leggere, pensare. Vorresti abbracciarlo.
Sapessi quanto rideva, foglio. Era così bello sentirlo ridere, guardarlo camminare. Vederlo fotografare senza rendersi conto di essere proprio lui la foto più bella mai scattata.
Non sarei voluta tornare a casa. Mai. Dio, che giornata. Ho dipinti del cuore che nessuno potrà mai portarmi via. Ho silenzi che parlano di sensazioni e un tramonto che ha raccontato come saremmo stati noi, se ci fosse stato un noi, ovviamente.
Parlava di risate, di selfie imbarazzanti, di capriole, di sguardi, di baci rubati.
Voglio strapparlo al suo mondo e portarlo nel nostro.
Non ho mai chiesto aiuto, foglio, ma venderei un pizzico della mia vita per averlo accanto ancora, solo qualche giorno, magari chissà, portarlo dentro di me: fargli vedere che non sono che quella scrittrice innamorata.

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