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La coscienza

Per avere sensi di colpa, bisogna innanzitutto possedere un cervello funzionante. Un buon cervello ti consente di discernere e di trovare le soluzioni più adeguate. Ti fa comprendere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Un buon cervello ti da una coscienza. Un buon cervello è intelligente e l'intelligenza si sa, è plurisfaccettata. Ci sono svariati tipi di intelligenza: c'è quella logica, quella matematica, quella empatica e quella creativa. Si potrebbe allora dedurre che coloro che non hanno un'ampia visione del mondo, quelli che organizzano guerre e tendono ad accumulare ricchezze, sono privi di empatia e stupidi? L'avidità è sempre stupida. Tutto ciò che è brutto è stupido. Ma ciò che per qualcuno è stupido, per un altro non lo è. E allora? Potrei supporre che per avere una coscienza bisognerebbe avere dapprima l'intelligenza. Il mondo è guidato da secoli da orde di barbari stupidi ed incoscienti, che proprio perché tali, sono solo interessati ad accumulare ricchezze. Quale evoluzione può mai esserci in un uomo che ha un comportamento animale, improntato ed incentrato solo sui propri bisogni? Nessuna. Menti geniali servono con diligente ossequiosità tanti danarosi stupidi. Si inventano nuovi macchinari, che sostituiscono alcuni uomini, dotati di coscienza. Tanti uomini squattrinati vengono emarginati e reietti, pur essendo intelligenti. Si fanno ricerche scientifiche e si immettono sul mercato nuovi computer, auto sempre più veloci e quant'altro: solo per dare la possibilità a tanti incoscienti di possedere maggiori quantità di beni materiali e non. Intanto si costruiscono ordigni esplosivi e tutto questo, solo per servire stupide ed incoscienti persone. Siamo comandati da uomini primitivi involuti, ricchi ed incoscienti e con scarsa intelligenza. Pensare che per qualcuno questo sfacelo è evoluzione. Mi viene in mente una slitta, dove i cani trainano uomini su una candida neve. Il sole picchia forte, ma gli animali pur essendo spossati, continuano a correre. Hanno sete e fame, ma devono servire i padroni. Non possono fermarsi: alcuni soccombono, come somari caricati dal basto. Poi ci sono le belve affamate: iene, leoni, ghepardi assetati di sangue. Gli uomini dotati di coscienza si lasciano sbrindellare da belve con gli occhi iniettati di sangue. Ne hanno coscienza, ma non riescono a ribellarsi. Il leone uomo, sicuro di essere il re della foresta, ama mostrare orgoglioso i suoi trofei di caccia. Li definisce ricchezze, se ne vanta e non è mai soddisfatto. Nulla riesce a spegnere la sua brama di potere. Vuole sempre di più. Ma gli uomini dotati di coscienza e di intelligenza non si rassegnano. Tutti le greggi si riuniscono, intendono sconfiggere il leone. L'umanoide, che di umano non ha nulla, impoverisce le coscienze, che smarriscono l'intelligenza, ma istintivamente per preservare la specie cominciano una strenua battaglia. Solitamente vincono i buoni, ma non tutte le storie hanno un lieto fine. Una guerra miete sempre vittime e alla fine non vince mai nessuno veramente...
Giovanna Balsamo

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