Scritto da © Kami - Mer, 16/01/2013 - 18:27
Carlo era un uomo come gli altri
abbarbicato sui comignoli del dubbio
in perenne attesa di una fumata bianca
scendeva a notte per le lunghe strade
assieme agli altri , ma di nascosto,
fermava gli occhi nei soli bar
per pochi spiccioli di sorriso.
Carlo assomigliava alla sua città,
fremeva ed imprecava per un nulla,
illuminava ad ore fisse il suo volto,
ligio alle leggi dell'ipocrisia
vendeva e comprava sogni
eppure in lui c'era del buono,
una saggezza donata dal caso,
due mani protese e mai accolte,
sembianze umane per soli ciechi.
Carlo era una parte di me
Carlo era una parte di noi.
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