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La Torre

Solenne, alta ergevasi al  centro Torre
che d’onore ricopria queste  terre;
era rifugio di sciancati e stracchi,
vanto d’ognuno era, giovani e vecchi.
 
Tutti copriva col paterno manto.
Mai turbativa fu, mai fu tormento,
non discrimine mai, mai differenza;
d’ogni seme traeva buona essenza.
 
Forte s’udì, in aria, grande sussulto:
Cadde tra nebbia il gran Gigante avvolto;
tremò la terra, furon le case scosse
piegò la testa, ahimè! E più non resse.
 
Tra tanti ti scegliesti il miglior frutto,
alla famiglia tu levasti tutto,
per la sua gente fu immane sorte;
perchè non ti fermasti o crudel Morte?
 
Fu il Ciel che mi richiese anima eletta,
perciò falciai la troneggiante Vetta;
Ma se  lo guardo volgi al firmamento
sorrideti  una Stella risplendente.
 
 

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