tardiva primavera | Prosa e racconti | María J. De la Cruz Guerra | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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tardiva primavera

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Soltanto volevo dirti che c’è della neve ancora in montagna, che le mattine sono fredde e le albe rosse. Che gli alberi iniziano a fiorire e comincia una tiepida primavera. Che le giornate sono più lunghe e a volte persino la nebbia lascia passare il sole. Che guido la macchina per la stessa strada, alle stesse ore. Che i corvi postati nelle banchine continuano a non spaventarsi di me mentre divorano i resti delle salme notturne. Che ho levato le lenzuole di ieri, ma non le ho ancora lavate, come neanche ho pulito il lavandino, perché non c’era niente da pulire. Che continuo ad avere i piedi freddi e l’anima, come diceva Sabines, come la pelle dei vecchi. Che sono stanca di credere, nonostante credo che ci credo ancora. Che le ricadute continuano e le nascondo con cerotti. Che ci sono cose che arrivano troppo presto e altre che forse, non dovrebbero essere mai arrivate. Che ho festeggiato il tuo compleanno e che devo ancora regalarmi, perché gli incontri, vita, non sono regali che rimangono per sempre.
(María J. De la Cruz Guerra)
(still da "Banshun" Primavera tardiva, 1949 di Yasujiro Ozu)
 
 
 

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