Scritto da © nino vicidomini - Sab, 28/02/2015 - 20:57
Rifrangono inquietudini opposte
sugli steccati della trasparenza
le eterne attese
suggestioni riflesse in ansie senza limite.
In ombre e lucori
diafani miraggi
tra silenzi estremi
si abbreviano ad ogni apparire,
consuetudine al dubbio che assale,
nei segni contorti del passato
che valica confini
nel libero cielo della stagione buona.
Accesi dall’impeto, tra refoli ed incubi,
timbri alti di sonorità
nella diaspora insoluta.
Su cippi freddi le mie notti insonni;
rantolo senza voce
nel cono d’ombra
di questa luna piena di febbraio.
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