Scritto da © Piero Lo Iacono - Ven, 28/12/2012 - 13:56
RAGNATELA STELLARE
E il buio comincia a guardarmi
con occhi di stelle.
Frattali di luci attorno.
Sciame di fatui astrali.
Sciarada di araldi e arabeschi.
La ragnatela stellare m’imbozzola.
Oscura punteggiatura di fredde amebe.
Nuda nervatura d’elettriche sinapsi.
Tremula palpitanza.
Pulso al polso di questo astrolabio.
Perso nel viridario di luccicanze.
Uno e promiscuo mi ripopola
la formicolante brulicanza.
E la mia fede vacilla
senza lungimiranza
al dubbio sottostante
che la vista sia imbrogliata
da frodi di occhi e telescopi.
Stelle o non stelle? Forse messaggi.
Catarifrangenze da segnaletica.
Memorie di un universo in quarantena.
Ho la luna per unico onfalo
come punto fermo,
e non sono in buone mani,
in questa mia inerte astanza.
Uno spicchio di luna
come una virgola d’aglio.
Esistere è carenza.
Una scala senza rampe
che scende un pozzo.
O Notte, gettato nelle tue sponde
mi aggrappo alle tue trecce accese
come a liane e corrimani di salvataggio.
28-7-2006
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