Scritto da © selly - Mar, 05/06/2012 - 15:37
Si sentono ancora
quelle certezze scrollate al balcone
pigolare ai cassetti, fitte fitte al silenzio
E le briciole di terra nuda sotto i piedi
da sporcarsi fino al collo
e saperle rimedio su ferite aperte
Si vedono
A prendere luce di traverso
/ dove il largo allarga /
e prima che ogni urlo tuoni
e un cieco pianga
C'è un'estate che migra senza rimpianti,
dice che le bacerà
Sfiorerà bocca alla ragione,
tramuterà ogni lunedì in destino
e si farà sillaba d'amore dove il cielo cede
e la neve (è) lava
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