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My christmas song

Scorri fiume Giordano, scorri e mostra orgoglio, superbia e sangue sotto il ponte.
Ciao Bombay, non credo ne sei al corrente, al di là del mare si diventa mulatta presuntuosa.
Buon giorno Lhasa, ah democrazia la figlia prediletta perduta.
Triste panorama purtroppo il globo attualmente.
Il ritmo del cervello che martella ovunque e con tenacia assolutistica.
L'autocontrollo generale perduto fra le cosce di Susanna.
Mosè il profeta traslato in eroe di Waterloo.
Stringo le mani e trovo unicamente dita ghiacciate.
Dio non è il barman e se lo costringi tale serve solamente un giorno come un altro.
La culla di mio figlio invece simpatia infinita.
Il concerto della cascata una ragione superiore.
Azzurro e rispetto i motivi del mio cuore.
Amo il potere delle piccole cose e degli emisferi microscopici.
Li considero il luogo in cui vanno a riposare i fiori una volta dato.
Troppi agnelli sono caduti a Broadway senza rendersi conto il sole torna bruciando lugubri notti ad arte indotte.
Lacrime corrono lungo il circuito insomma.
Preferisco farmi piccolo.
Non vorrei mai arrivare a ricordare domani.
La palla è persa caro centravanti, ora serve rincorrerla mentre gli avversari evocati qui sopra inventano l'impossibile per nasconderla.
E nel frattempo pioverà.
Pioverà spesso e di nuovo.
Pioverà finché una fiammella t'impedirà di gettare definitivamente la spugna spera ed allora taglierai il perfido cordone cervicale.
Quel falso ed illusorio cordone cervicale incautamente materializzato, dal e sul nulla, con la meta della posizione predominante.
Burro d'anima, vaselina d'umore e lubrificante d'armonie certamente egli porta seco e felicità liofilizzata ovviamente, ma io rimpiango ciò di cui nel frattempo priva, dato sinceramente non trovo suggestiva la sabbia di rogna che ultimamente abbellisce la battigia del mare di pasticcini.
Rivoglio il mio istinto.
Esigo la vergine, tale successe tempo fa, non dia più il suo bambino in affidamento ai servizi socialmente inutili però personalmente utilissimi.
Sulla strada moltitudini di segnali sono scesi in paese.
Un vento mi spingerà le scapole.
La corsa dei piedi che non toccano il suolo per quel che mi riguarda è finita.
Io passo oltre ritornando esattamente dove tutto cominciò.
Dove guarda caso chi nacque quella notte anelava ricondurmi.
All'uomo.

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