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Non ha nulla di speciale la cosa

La scusa perfetta.
La decisione giusta.
Il viaggio australe.
Il libro del mago.
Il valzer bomba.
C'è da riflettere pensai, tutto...
Tutto ignobilmente giusto per mandare in porto un triste, probabilmente malato e certamente solitario finale.
Allora ho preso la chitarra e cantato.
Cantato l'assurdità della chemioterapia spirituale.
Cantato l'inutilità della trasfusione filosofale.
Cantato l'ignominia del trapianto mentale.
Cantato cerco.
Cerco una dimensione in cui il rigurgito non sia conseguenza di corto circuito.
In cui un fatto,  presumibilmente comperato al mercato dell'usato garantito, non fa la storia.
In cui le sfumature sono i fuochi da alimentare.
E ne sono divenuto cosciente pertanto.
Mi devo convertire, ma non c'è predicatore.
Gesù è la mia fidanzata, la tenerezza del cucciolo, la soda nucleare e la donna candito i mantra nell'aria.
Meglio mi prendo un master nell'usare le mani.
Meglio invento il giorno festa del sogno.
Meglio faccio santo, e mio signore, il senzatetto delle teorie incolte.
Tempo fa infatti credevo.
Credevo di coricarmi con la compagna ed invece ad ogni alba destavo un morto incosciente nel letto.
Lei passava unicamente per le mie scene nuotando nel tragicomico moderno spirito santo.
Forma fissa oltre il vaso ove proteggevo la mia pelle.
Biancaneve suo malgrado inconsapevole e forse pure astenuta dall'aver accettato l'offerta malefica.
Mi mancava d'espellere delle rivoluzioni.
Ancora non ero democratico con i miei contenuti.
Troppo ristoro nella piazza liquida.
Troppa marmellata di mezzanotte.
Troppa connivenza con presunta ricercatezza.
Devo fuggire dalla luce in offerta conclusi, rifugiarmi nelle prospettive delle ombre lunghe.
Smetterla d'aprire i file della tarantola che si traveste da sirena.
Farla finita di poggiare, ancora una volta poi basta basta basta, sull'ultima piccola bugia auto assolta.
Il paradiso è sulla terra.
Altra opzione non esiste, però così la terra non è più in paradiso.
Io mio quale sconosciuto.
La grande intossicazione m'ha catturato, serve, causa voler scimmiottare un essere superiore, smetterla di camminare sull'acqua.
Non ha nulla di speciale la cosa.
Lo speciale è il volere/potere camminare.
Dove lo si fa è indifferente e conduce invariabilmente al medesimo risultato.
Con fatica e con applicazione ti sei mosso.
Non sei ancora dov'eri e vai verso dove la sintonia che veramente t'abbisogna rivelerà il suo cuore.
E vai verso dove la sintonia che veramente t'abbisogna rivelerà il suo cuore.
Rivelerà il suo cuore.

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