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Mr. Rolcwey

Nessuno sapeva perché aveva deciso di partire. Aveva solo detto che sarebbe andato via. Il deserto, il mare, le montagne e il cinema avrebbero preso il posto dei monumenti storici e delle verdi campagne: Los Angeles sarebbe diventata la sua nuova casa. Lei ricordava quando lo aveva visto per la prima volta l'anno prima. Lui aveva quarant'anni. Lei diciassette. Non era molto alto e il fisico mingherlino lo rendeva apparentemente debole e indifeso. La pancia leggermente gonfia per via dall'alcol. Fare il barista in un pub non aveva certamente favorito il suo fisico. Indossava sempre pantaloni e gilè di pelle, anche l'estate. Aveva baffi simmetrici e lunghi capelli neri. Gli piaceva indossare un cappello nero da cowboy e portava un paio di piccoli occhiali ovali da vista dalle lenti gialle. Era in perfetta armonia con il Jack, così si chiamava il pub dove lavorava, nel quale risuonavano a tutto volume le note dei Queens of the Stone Age. Lei ne era follemente affascinata. Lui, però, non aveva mai mostrato alcun tipo di interesse. Ridevano e scherzavano, parlavano di politica, di birra, di musica e di posti da visitare almeno una volta nella vita, ma niente di più. Eppure lei non riusciva a toglierselo dalla testa. Esercitava una forza incontrollabile su di lei, che non sapeva quanto ancora sarebbe riuscita a fingere di essergli indifferente. Il problema era comunque stato risolto. Dopo la sua partenza lei non lo avrebbe mai più rivisto. Di lui le sarebbero rimasti solo vuoti ricordi. 

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