Scritto da © Greta Leder - Mer, 18/05/2011 - 14:31
vidi
il tuo corpo
sapendo
che con esso
nascondevi
la tua
parte migliore
la tua anima
chiusa
in ventre di cristallo
nata e poi ricoperta
da placenta dorata
da te tessuta
e indossata
oltre
la carne
e l'umiliazione
essa era
laddove tu sei
e io
da marinaio
guardai oltre
l'orizzonte
sapendo
che la terra
ove ormeggiare
era
oltre
quel corpo
ma iniziava
col volto
il volto da bambina
e gli occhi
come tonde sfere
con le quali giocare
piccoli mappamondi
due nuove terre
oltre questa
su cui
cercare
sulle quali
ormeggiare
questa stanca nave
questo vecchio veliero
senza più ciurma
e nemmeno un topo
per compagno
ora io cerco
una nuova rotta
ruota i tuoi occhi
e io salpo
per essi
sii il mio cielo
il mio vento
la mia prora
soffia su di me
dimenticati di te
per un attimo
e soffia
dammi vita
per una nuova vita
un inganno al destino
uno scherzo alla morte
tu sei la mia rotta
io arrivo
anche se tu
forse
nell'oceano mi lascerai
senza scorte
senza viveri
senza scialuppa
ma va bene
via gli ormeggi
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