Scritto da © voceperduta - Sab, 21/09/2019 - 12:16
Ricordati che camminava
come una principessa
finché l’incantesimo non si è mostrato
l’eterno raggiro della giovinezza.
Sospingila lontano
oltre l’orlo di queste tende,
insegnale traiettorie
per alleviare il suo scompiglio.
Di te ha paura
prudenza e ossessione,
il volto è un oceano denso
che si specchia nel suo dolore.
Costretta al corrimano
ti rivolge uno sguardo di sprezzo;
sei deriva dei suoi passi spenti,
ruvido corpo scavato nel ferro.
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