Scritto da © woodenship - Dom, 06/01/2019 - 14:45
Campane risuonano a distesa festa
metalliche raffigurando disegni per l'aere
metafore vibranti di note a matita
squillante rito di nature poetiche
presto da voli d'uccelli scompigliato
e dal silenzio serale ricomposto
tombale, restituendolo natura assorta.
Non più intronanti le blasfeme odi bronzee
s'afferma, taciturna, quelle fede malefica
ridisegnante il mondo ogni notte
con la lentezza che si sofferma sul tratto
incline alla sopravvivenza;
giusto come silenti varani nel fango
che sul fiuto confidino orridi
tutto il loro bene per una carcassa
da strisciare d'artigli e di coda
con impellente fame atavica.
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