Scritto da © woodenship - Lun, 07/05/2018 - 12:17
Cosa mai non ho fatto
per non somigliarti più
di tanto nel sopore
dell'arrocco livido.
Inevitabile che
ad invecchiare pensassi
in vino prima che orco
passandoti strappassi
con artigli brandello
di fegato sputando:
mai somigliarti, a costo
di masticarmi soma.
Ho così provveduto
a che tu rimanessi
sulla poltrona fermo
lì a studiarmi, frattanto
che si tatuasse fronte
mia vistosa di rughe;
perchè a passare non è
il tempo persistente
ma il passo nel farsi più
a tempo. E a tua immagine
non volevo sognarmi
sì da non somigliarti
strascicando di piedi.
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