Scritto da © woodenship - Lun, 08/04/2019 - 12:40
Bimbi ci sorridono dalla riva
castelli costruiscono con sabbia ocra
incubi seppellendoci ch'è l'alba.
Un fortunale aspro ne avranno a sera
che la nebbia più non si fa chiacchiera
e ragione daranno le gambe a che
almeno un po' ci si fermi sul filo
d'una sigaretta. Già che si sappia:
il fumo, a guisa d'orco, si dirada
paura, vorticando come noi avorio
d'anime, ronzanti storie nell'arnia
sull'aria d'una sarabanda. Oltre ogni
dir salendo, con l'assunto che, appesi
all'orlo, non si può più stare: andare
si deve. L'abisso ci attende prima;
la corrente ascensionale poi, impulso
dagli astri, slanciandoci verso l'alto
che mai avremmo immaginato più folle
energia, volando senz'ali e senza razzi.
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