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Pagliaro

Pagliaro

E' un verbo che s'infrange nei ricordi
un trullo fatto in pietre levigate
posto in quel campo d'avo di quell'era

Stefano Benni - L'anno del tempo matto - legge Ezio Falcomer

da "Il bar sotto il mare"
legge Ezio Falcomer
 
 

Due Novembre

   Si avvicina il due Novembre e tutti ricordiamo i nostri cari che non ci sono più.
   E' sera, il buio mi sta riportando alla mente tempi lontani, quando la nonna mi prendeva per mano e mi portava in cucina per adempiere ad un rito, senza mai dimenticarlo.

Il giardino dei padri

Era il ’68 quando sei partito
per un viaggio non programmato
mi hai lasciato un tempo fottuto
dall’egoismo che é poi dilagato
 

Segmento d'orizzonte

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Felicità di Trilussa

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E pecché duvive fa 'o piscatore?

Introduzione
" E' l'ora di perdere per sempre l'innocenza: questo stupore delle creature che ancora non sono riuscite a caricarsi della memoria del mondo al quale sono nate "
Francisco Urondo

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Gli alveari

quel prato, nel '69...

Foto di poetella
Oltre lo stradone asfaltato, da poco steso sotto quei palazzi tutti uguali, cinque o sei piani, cortina o intonaco, balconi piccoli e serrande scolorite, oltre lo stradone il terreno saliva un po’, terra rossa e friabile, fitta d’erbacce e qualche sasso.
E poi c’era il prato.

desiderio colorato

 
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Bach

Vorrei un Dio in cui fosse possibile non-credere. Un Dio che preveda nel proprio decalogo anche la possibilità della sua inesistenza e quindi, per il fedele, l'ateismo. Così di poter essere insieme ateo, oltreché credente. E io sarei o, anzi, io sarebbe il volersi di un Dio che non è, o che ancora non è. In questo volere sé stesso, appunto, egli esisterebbe. Io sarei il Dio che si sta cercando, non solo un Golem nichilista ed in-salvabile...

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