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Di speranza vive il mattino
nel giorno respirano anime disperate
Intonano canti di battesimi

Abbraccio forte

questa vita

che mi porge

la mano,

si celano in lei

mille e mille

note decantate

da fugaci prima

   cola calda la notte sul corpo

aggrumata in una goccia di sudore

                              [fra le scapole

scivola

Poco importa  che come  un filo di  biada,

spintonata  dalla  superbia  del  grano

e  dalla  pochezza  dei  papaveri

 

avrei dovuto calzarli

i sandali che hai lasciato

come si suole

senza curarmi del loro

stato o della qualità

u

Sfocia la foce, feroce e fantastica, plastica, mossa, scossa , rossa? No. Rosso è il sangue, langue e insegue soltanto tristezza, o avesse l'accortezza di non sporcare il parquet.

Giugno. Pago l'assegno, i denti digrigno, e il mondo disdegno.