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Ode a Oriana Fallaci

mai nascosta sarai
verità d'anima.
sta nel tuo capo
indomito leggera
la forza della terra.
e non copre il colle
il sole che vuol nascere
e lo spirito tenace
che va oltre. 

Mare

 
così allora andiamo
poggiati sul vento di ponente
pregno dell'odore del mare
 
sale e libertà
                    amore mio
 
che t'immagino confuso nell'azzurro
chiglia che fende
vela che si spiega
là dove il mediterraneo pretende l'oceano
 
e si sogna sconfinato
 

Mora d'amore

Mordimi
amore
stasera
respirerò
aroma
di
araba
morte
in te
amara
orchidea
sapore
di
mora.

(dalla raccolta "La vita picara")

Vi presentiamo la redazione di RV

 

Vita da rospi

 
 
è già maggio anche quest'anno
dal rifugio verso il monte
arrancando giorno e notte
e trovare quella pozza
dove aspetta la sua bella
genitrice di famiglia.
pur di spine attraversato
lieve è il bosco e pure il prato
non par vero ma è così
il pericolo è sempre lì
sulla strada che attraversa
la campagna la foresta.
mostri infami occhi lucenti
corron lesti da serpenti
e in men che non si dica
pongon fine alla sua vita.
 
 

Cose Così [degli aranci ]

Al tramonto s’accorgono le mani
nell'alibi perfetto degli aranci
e i rossi eterni sono slanci persi
di cieli bianchi di pelli inumidite

Morde la voglia, la mia tra le tue labbra
si riempie di blu come carezze quella stanza
pregna di baci in bocca il dondolarsi
di fiato corto  di sorrisi un cuscino

Manuela Verbasi

Una fiaba per me

qualcuno mi racconti una fiaba
che mi faccia tornare bambino
non so raccontarle a me stesso
come faccio col mio nipotino
 
vorrei una vecchina tutta bianca
con occhi azzurri colore del cielo
che raccontasse con voce stanca
una fiaba che mi porti in volo
 
in un mondo sereno e tranquillo
dove crescere ancora illusioni
dove un cuore rimasto fanciullo
possa credere di nuovo al domani
 
qualcuno mi racconti una storia
che cominci con “c’era una volta”
per me che non voglio memoria
di una vita che non ho mai colta
 
potrei allora dormir più sereno
con il capo reclino sul grembo
della fiaba che mi stringe al seno
e mi culla come fa con un bimbo
 

La canzone dell'estate

 
là nel caldo imbarazzante
su quel ramo verdeggiante
la cicala, ch'è un cantante
lo fa solo per l'amante.
kreeee...kre...kre...kre...kre...
ora succhia una ciliegia
si rinfresca non è allegra
è un bel dire non fa niente
il maschietto impenitente
kreeee.e..kre.e..kre.e..kre.e..kre.e..
se non canta non si sposa
e la chiama senza posa
ci son tanti concorrenti
tutti pronti a farsi avanti
kreee...kree...kreeeee...kre
il suo tempo dura appena
dalla nuova a quella piena
sembra un gioco, ci vuol lena
uno sforzo che ti svena
kree..e..kre...e...kre...e...kre
tutto il dì senza intervalli
apri e chiudi quei timballi
è un lavoro da cavalli.
sempre l'uomo ha tanti falli
la dileggia oppur la incolla
all'immagine fasulla
d'un insetto a fare nulla
con chitarra su a tracolla.
kreeee...kree...kre....kre...
 
 
 
 
 

Libertà d'amare

 
Felicità stà nel procurarsi il
piacere senza a nessun nuocere.
 
Stolto il pensar ad una vita
di pene dolori ed astinenze.
 
Perchè il "Supremo Essere" mai
potrà compiacersi di tali sacrifici.
 
Atlantis

Lago e forme. Canto onirico

Scoria di anapesti
ritmi e sambuche giacenti
ilarità di egre consonanze
pletorici vocalismi e sciancati

tutto si raccapriccia a questo sole
che ha sulla fronte
freddo chiasmo di notte incipiente
che ha mani lorde di terra
da battigie raccolta di isole australi

soppalco di ipotiposi e ruggiti
d'ispidi florilegi, arricci
di luride verminaie

s'intreccia, la poltiglia, con ali di farfalla ossidate
con barche dai nodi troppo distratti
naufraganti lontano dai moli celibi
verso il centro di un'acqua liscia di piombo

fuga di salvezza, escamotage
attendono
le sibille che più non sanno
cos'è silenzio, il canto cos'è

vapore, ruvida coltre
si accalca in riva al lago
si raffredda, tutto, a raggi di stella nana
che ha esploso espulso
miliardi di anni
ventagli d'idrogeno, metani mefitici

ora è tutto un piano
vuoto, silente
oblio disteso, azoto muto.

(dalla raccolta "La vita picara")

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