Scritto da © Franco Pucci - Gio, 03/06/2010 - 20:07
Amore a pezzi
ci incrociammo in ascensore
gli sorrisi attraverso lo specchio
lei arrossendo di falso pudore
ammiccò strizzandomi l’occhio
gli sorrisi attraverso lo specchio
lei arrossendo di falso pudore
ammiccò strizzandomi l’occhio
non credevo a siffatta fortuna
e studiando la mossa pian piano
carezzavo tra le cosce la duna
poi scendemmo allo stesso piano
e studiando la mossa pian piano
carezzavo tra le cosce la duna
poi scendemmo allo stesso piano
infilando la chiave nella toppa
l’invitai ad entrare nella casa
mi accorsi così che era zoppa
che metà della testa era rasa
l’invitai ad entrare nella casa
mi accorsi così che era zoppa
che metà della testa era rasa
affettando un sorriso demente
l’afferrai per stringerla un poco
nel baciarmi lei perse un dente
ma mostrò di stare al mio gioco
l’afferrai per stringerla un poco
nel baciarmi lei perse un dente
ma mostrò di stare al mio gioco
continuai alquanto sorpreso
scivolai con la mano sul seno
il mio corpo mancò contrappeso
e svitato lo ritrovai in mano
scivolai con la mano sul seno
il mio corpo mancò contrappeso
e svitato lo ritrovai in mano
il mio viso sbalzato così in basso
inciampò nel suo ventre disfatto
dentro me pensai forse adesso
se io scendo mi diverto da matto
inciampò nel suo ventre disfatto
dentro me pensai forse adesso
se io scendo mi diverto da matto
alla fine arrivai al traguardo
ma contando i pezzi d’intorno
non alzai neppure lo sguardo
e aspettai l’arrivo del giorno
ma contando i pezzi d’intorno
non alzai neppure lo sguardo
e aspettai l’arrivo del giorno
dell’amplesso raccattando le ossa
quella notte passai lunghe ore
quell’amore mi diede la scossa
ma non presi mai più l’ascensore
quella notte passai lunghe ore
quell’amore mi diede la scossa
ma non presi mai più l’ascensore
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Scritto da © Bruno Amore - Gio, 03/06/2010 - 15:44
Limerick (conventuale)
non sbaglio, con 'sta piova con 'sto vento
qui c'è un pazzo, che bussa al mio convento
su su fatelo entrare
lo voglio misurare
urla tronfio, crede essere un portento.
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Scritto da © stellasenzacielo - Gio, 03/06/2010 - 13:27
Tramonto
Ammiro il sole,
che anche sul punto di morte,
trova la forza di splendere.
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Scritto da © Bruno Amore - Gio, 03/06/2010 - 12:26
Bilanci di ... parole.
sono stanco, anche stasera
rientro e appendo dietro la porta
la consunta maschera del giorno
portata, spero ad ad arte, tutt'oggi.
Non male, in verità :
acquisiti due apprezzamenti
da estimatori importanti
un complimento, un sorriso
una carezza al viso
la promessa di bacio
in una passeggiata al sole
e tutto il dì, non ho esibito
che parole.
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Scritto da © Franco Pucci - Gio, 03/06/2010 - 12:24
Che cos'é l'amore?
Amore é...Non dover mai comprare Baci Perugina per trovare le parole per dirlo!
A me sono serviti 45 anni!
A me sono serviti 45 anni!
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Scritto da © live4free - Gio, 03/06/2010 - 11:09
Amore
Purezza, innocenza
nello sguardo severo d' un bambino.
Desiderio, tenerezza
nel cuore d'un innamorato.
Unione totale, affetto, sostegno
nella mano d'un amico.
Passione, attrazione
nel tocco d'un amante.
Dedizione viscerale
nella carezza d'una madre.
Ovunque è amore...
Quando l'animo tutto ne è pervaso
gli occhi non vedono altro...
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Scritto da © Anonimo - Gio, 03/06/2010 - 10:55
4 - 5 - 6
Spesso occhi e tocchi sono corti. guidano i camminamenti
le rincorse vuote. vorresti prendere senza esser preso.
suonano a vista le campane, quand’occorre. lei non sa
che non la vedo lontano: sa che l’odo. sento la voce, e devo dormire
per apparirle. ma non vedo in giro di belli che la rubano. non è
merce, non è rara: è unica. allora mi dico che arrendersi è più male
del male stesso come se in gioco ci fosse
un perché non farlo e si facesse.
Quindi lui, l’occhio, si butta passando a destra
e là. direi che tocca ogni tua cosa per sentirla sua.
per credere che sia vera, usa le mani. non le stesse mie:
le stesse tue; ma non vede da lontano e insidia di brutto. prendi me,
ad esempio, vedendoti alla finestra la schiena,
credo al sorriso dell’attesa e tocco i miei denti;
ed anch’io aspetto, nient’affatto ridendo.
Parleresti a qualcuno che non c’è, mi dico e taccio,
ma rideresti se io lo facessi dalla porta,
incespicando a un cenno d’abbraccio, gli occhi che ancora
non si toccano più delle labbra? ci vorrebbero mani diverse
ma solo le nostre con quell’abitudine ad essere altrove.
non lontano, al buio.
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Scritto da © max pagani - Gio, 03/06/2010 - 08:54
L' Uomo Dei Cateti
L'Ipotenusa, è la via più breve.
Io sono l'Uomo dei Cateti
Prendo il mio tempo
E mi godo lo spettacolo.
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Scritto da © Franca Figliolini - Gio, 03/06/2010 - 06:41
Guardami
guardami
avvolgimi di braccia e mani
perché io sono qui
adesso
e non altrove o quando
sia marea l'amore
sia liquido confine che si sposta
e invade
infiniti cicli finiti
che ci vincolano all'essenza
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Scritto da © mithrandir06 - Mer, 02/06/2010 - 23:45
solitudine
Che colore ha la solitudine?
Che peso, che forma?
Una nera rosa di rasoio
che stride e lacera
la mia maschera tranquilla.
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