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fermarsi su di un attimo inatteso

la ruggine abbrevi
l'euforia dell'interno
e lo smalto dimostri al tempo
che è trascorso.

da tutto l'iride 
prende spunto

perciò benedetta
dall'inatteso
m'immergo
in un pieno

attimo
che veloce
prendi corsa
raccoglici
nel tuo raggio.

me e la cavolaia fuori rotta

Quelli del "sabato sera"

 
su lucidi dardi rombanti
a penetrare sarmenti acuminati
in corsa per momenti d'emozione
su nastri insidiosi a giorno illuminati.
a coglier della vita ogni momento
illusi di domar a mano ogni destino
edificato altrove in tanti giorni
senza profitto, solo sentimenti.
seppur vedranno di tra le ciglia chiuse
lo strazio che produce una follia
vogliano l'ultima goccia al cuor mandare
pria che l'arsura se li porti via
per un palpito un ultimo saluto
a chi della loro esistenza fu natura.

H come Habitat

 vedrai la luce nello sguardo
come riflesso di questa pietra levigata
che muta
allo scorrere ampio delle nuvole
accerchiata
dalle cicatrici dell'iride
 
 
-ah potenza dell'assenza-
 
 
persino un paramecio ha il suo habitat
non tu
no tu non trovi requie
se non in quel momento spalancato
quel volo planato
dimentico di sé
ma consapevole delle correnti ascensionali
 
 
sai allora qual è l'origine della spirale
ma finita la spinta
lo scordi
e impietrisci nel dubbio
 
 

Panico

Di nulla riempire un giorno
se non di questo sale che mi riga le guance.
Dar fretta all' estasi d'animo non serve a nulla,
per contro mi sale l'inesistente annullamento.
Fumi di strade e lampi di luci nella notte
mi estraniano nell' ombra
Profumi d'ozio e bagni caldi nella toilette accanto
mi seguono mentre voglio respirare
La scorza delle mie tende mi asperge dell' illusione
di potermi liberare di questa fredda stanza
e dei suoi fantasmi.
Ti dico:ciao!
Amabile fantasia che inondasti la mia pelle scaltra
nella spirale di pagine soffiate da uno Stronzo,
quello che mi respinge agli angoli,
mi relega nell' invisibile e nell' incapacità di reagire!
Ti sento, Mostro che allievi i miei pensieri
e li trasformi in maniere burrascose
violentandomi nell' anima.
Ti respingo. Sei un deficente di risorse ridenti
Imbastardisci queste ultime forze che mi aprono gli occhi.
Distanziami pure dalla noia catapultandomi nell' Inferno.
Con le spalle larghe combatterò verso la luce
e difenderò il mio libro di canti gioiosi!
Ingoierò i tuoi sputi cancerogeni
con la finezza di un' ingorda.
Di quelle pagine bianche non cancellerai i miei scritti
cesellati per l' Eternità:
perchè le parole testimoniano la grande derisione
che ho
verso la tua debole resistenza alle minacce di un Poeta.
 

L'alba di un nuovo giorno

Aveva pianto
guardando il cielo
scuro della notte
dove nessuna stella
si era affacciata
 
Nel buio
quelle lacrime
bagnavano il viso
dolce e fragile
della ragazza
persa
tra i pianeti
sconosciuti dell'amore
 
sola
tra lenzuola
calpestate dalle genti
 
sola
pensava d'aver perso
la sua battaglia
non sapendo che oltre
quel confine sottile
regnava
silenziosa
l'alba di un nuovo giorno
 
l'amore fa sempre il suo ritorno !
 
 

Ah questo maggio

 ah questo maggio
di pioggia e d’inganni di sole
maggio d’assenza di maggio
 
avrei voluto mare adesso
e onde
disegnare orme parallele
sulle sabbia
camminando vicini
assorti
il corpo aperto alla luce
e tu che mi racconti
ci saremmo sfiorati
consapevoli della complicità dei corpi
e avrei alzato il viso a guardarti
scansando i capelli smossi dal vento lieve
 
un idillio gentile e intenso
come una carezza d’amore
per noi due, a maggio
 
 
 
 
 

Alla risacca pensa il mare - 2

A quasi giugno il quasi oceano
apre per rinfresco
temendo un certo maggio.
 
Si fa più ampio il golfo e sale;
assume un tono di accoglienza
chiaro alla spiaggia
come in costume e dotto.
 
Niente parte dalla costa.
Nessuno sguardo nuovo ammara.
 
Fila la vela, fila se penso.
 
E’ passato il vento:
camminava sulle nostre gambe.

Noi

Noi
Sotto un cappello
grondante di pioggia
gli sguardi radicati,
il cuore,
una pompa idraulica
impazzita.
Di lampi d’amore
lividi.
 
 

Sospensione

tempo elastico
passato < presente > futuro
gli orologi molli di dalì
tempo-sospensione l'aprirsi del fiore
tempo di blake
sospeso nel balzo
lucente della tigre
tempo diluito non-tempo onirico
tempo dilatato che
scandisce deliri di luce
in una tela di van gogh
tempo sospeso
immobile indolore
felicità animale

di cui

C’è in quest’aperto
un so ch’è che non è pero
nel mio cuore
quel che spazzolo, da mattina
a sera
 
il s’io fossi
il nonostante/ brevità/quel ch’è.
 
rimanendo, fermo:
parlar dei riccioli
a il mondo
oscuro/ levità
di cui
 

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