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Essere inconfessato uomo.

Sulla quantità del peccato
ci fermammo turbati. Le ore sui datari poco più di noi.
A contarle
dalle grate nei confessionali
avevano più buchi.
 
Preciso il numero:
ne occorsero più di sei; senza equità
ci pulivamo l'anima dal rossore.
 
Ne avevamo parlato inginocchiati
col fare degli spioni
agli agenti di Gesù.
 
Era il vespro una caserma.
 
La navata colma di santi un po' tesi:
qualcuno finse il sacramento
e saltò la processione.
 
Eravamo occhi ad amare le gonne
e quelle loro mani
che ci trovavano uomini.

riunite le ombre


 
attiri la luce
contatti
la forza trasmetta
messaggi
ad ombre riunite
paesaggi. 

Se vai via

vivrò di sogni ancora
di desideri mancanze sempre
è questa la mia cifra.
vedrò nubi passare
in sembianze di amori che
parranno essere vissuti
carichi lievi oscillanti
sul vento in vortice di sensi.
mi lascerò strappare gemiti
o sospiri di beatitudine
terrò la mano tesa
ad accogliere una carezza
le labbra fresche sulla voglia
d'un bacio ancora.
 
 

Viva

 
Dalla tua pelle esci nel tuo sdoppiarti
languida a dipingerti dei colori miei.
 
Hai mani e dita ora ad esser le mie
che s'intingono,frugano,scavano,rubano.
 
Nei tuoi desideri celati e nascosti
che premono,bagnano e s'incrociano.
 
Tracciando sentieri in questo tuo corpo
nell'estasi sublime del tuo sentirti viva.
 
Atlantis

Sei silenzioso

-Sei silenzioso-
adesso che la notte
ruggisce in sogno.
Il tuo respiro
valica quel mare
-che si frappone-
Lo sento caldo
muove le tende
-del mio cielo acceso-
ed intravede
il lento scivolare
sulla coltre.
Dimmi quante stelle
mi stai donando
-adesso-
libere di percorrere
l'universo.
Muovi le labbra perse
sul mio sorriso
mentre mi aspiri l'anima
-che ti ho donato-

Tout se tient (a Ezio)

Il torace spaccato
Come per un’operazione a cuore aperto

La pulsazione
il flusso nell’aorta
il contrarsi spasmodico
il fibrillare
                    
   Ah

Ergo esisto - dico
                     Ho un cuore
                     e un corpo che l’alimenta
      
      Tutto concorre
      dunque
      tout se tient
      
Adesso c’è sole assai
: mi limito a vivere          
                     

 

Verde

 non c'è bisogno d'altro
se non di luce
 
vivi
vivi
vivi
 
ascolta e canta
          il soffio l'alito il respiro
 
come erba
erba verde e lucente
rorida
gonfia di linfa
che si scalda al sole
 
 

Strappi di vissuto

Intenta io,
a ricucire strappi di vissuto
l'intorno si confonde
e fonde i tuoi profumi,
-rimasti su di me-
d'allora in poi.
Mi perdo ancora,
nell'immediato mio presente
-colato a picco-
mentre nuotava ignaro
sui mulinelli di un grande mare.
Dietro di me
tante parole
-in fila indiana-
che abbiamo pronunciato vere
quando i tramonti
-ci parlavano d'amore-
e le mie sere,
assomigliavano alle tue.
Intenta io,
a districare  fili di memorie
per ritrovare intatte
-le rime di una vita-
 

Alessia nel blu serale

Alessia nel blu serale traccia
segmenti di senso nella camera
della mente a scorgere in un soffio
di silenzio la bella via serale
tra le abetaie campita nella mente.
Fluido orizzonte che porta
alla memoria di attimi disadorni
nel senso della fragola.
Attenzione, gridano i gabbiani,
attenzione!!! E fa silenzio del vento
l'argento e sul greto del lago
intravede trote grige
se in men che non si dica
scocca la freccia del cuore.
E' il 1984: percorre la i27
il lungomare e ci sarà raccolto
per Alessia rosavestita
e il grano nei capelli per
la resurrezione, Madonna barocca.
nel volto ad incielarsi
in magico splendore.

Alessia nel lago

Anima di Alessia affilata
come il corpo dopo l'amore:
granelli di clessidra come
d'acqua gocce o cellule
di luce nel trarre dal tempo
attimi di gioia. Lucore di
primavera come tempo
intessuto ai lieti colli dell'esistere
dopo l'amore. E vengono angeli
a panneggiare piano
come un atto mistico e sensuale,:
pettinano Alessia (biondi
capelli) e una minosa
nel falbo di una gioia
primeva accanto all'albergo.
 
Anima di Alessia affilata
come le cose di sempre
ad attendere la marea dei pensieri
a inalvearsi in conche di tramonto
e quelle del lago: vedi esiste
Genova nel folto del cuore.
Attende la disadorna via serale.

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