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Tout se tient (a Ezio)

Il torace spaccato
Come per un’operazione a cuore aperto

La pulsazione
il flusso nell’aorta
il contrarsi spasmodico
il fibrillare
                    
   Ah

Ergo esisto - dico
                     Ho un cuore
                     e un corpo che l’alimenta
      
      Tutto concorre
      dunque
      tout se tient
      
Adesso c’è sole assai
: mi limito a vivere          
                     

 

Verde

 non c'è bisogno d'altro
se non di luce
 
vivi
vivi
vivi
 
ascolta e canta
          il soffio l'alito il respiro
 
come erba
erba verde e lucente
rorida
gonfia di linfa
che si scalda al sole
 
 

Strappi di vissuto

Intenta io,
a ricucire strappi di vissuto
l'intorno si confonde
e fonde i tuoi profumi,
-rimasti su di me-
d'allora in poi.
Mi perdo ancora,
nell'immediato mio presente
-colato a picco-
mentre nuotava ignaro
sui mulinelli di un grande mare.
Dietro di me
tante parole
-in fila indiana-
che abbiamo pronunciato vere
quando i tramonti
-ci parlavano d'amore-
e le mie sere,
assomigliavano alle tue.
Intenta io,
a districare  fili di memorie
per ritrovare intatte
-le rime di una vita-
 

Alessia nel blu serale

Alessia nel blu serale traccia
segmenti di senso nella camera
della mente a scorgere in un soffio
di silenzio la bella via serale
tra le abetaie campita nella mente.
Fluido orizzonte che porta
alla memoria di attimi disadorni
nel senso della fragola.
Attenzione, gridano i gabbiani,
attenzione!!! E fa silenzio del vento
l'argento e sul greto del lago
intravede trote grige
se in men che non si dica
scocca la freccia del cuore.
E' il 1984: percorre la i27
il lungomare e ci sarà raccolto
per Alessia rosavestita
e il grano nei capelli per
la resurrezione, Madonna barocca.
nel volto ad incielarsi
in magico splendore.

Alessia nel lago

Anima di Alessia affilata
come il corpo dopo l'amore:
granelli di clessidra come
d'acqua gocce o cellule
di luce nel trarre dal tempo
attimi di gioia. Lucore di
primavera come tempo
intessuto ai lieti colli dell'esistere
dopo l'amore. E vengono angeli
a panneggiare piano
come un atto mistico e sensuale,:
pettinano Alessia (biondi
capelli) e una minosa
nel falbo di una gioia
primeva accanto all'albergo.
 
Anima di Alessia affilata
come le cose di sempre
ad attendere la marea dei pensieri
a inalvearsi in conche di tramonto
e quelle del lago: vedi esiste
Genova nel folto del cuore.
Attende la disadorna via serale.

Alessia nel mare

Alessia biancovestita per la vita
per le cose del mare attende
la disadorna via serale: vi aggiungete
un fiore d'erba uno sfavillio
scintillante di brina un ottimo
sole sulle cose di sempre,
una marea di vita a trasalire
dopo il sonno e il sogno bello
da annotare sul diario
con esatta grafia. A poco
a poco viene la notte sulle cose
più belle della vita,
Alessia entra nelle acque del mare
e trascolora d'immenso
tra relitti e alghe poi un grosso
pesce la porta sull'isola.

Lo specchio

 

Di quell'immagine
 è rimasto lo stupore
la bocca al broncio
per uno smarrimento
a cuore schietto

Rubo ora il riflesso
ad uno specchio
sbiancato dal vapore
di sughi o minestre
 sui fornelli

Indago dove il tempo
ha vinto o perso

Docili i tratti
 linee affossate
per cavare euforie
come stoloni

 occhi più lesti
a stanare rimpianti
e farne aiuole

 
 

Pensieri

  Rileggo pagine scritte 30 anni addietro o forse più. In un particolare momento .
 
Cadere dall'alto e non farsi male.    
                             Atterrare su un prato erboso, soffice come lana, morbido come un letto di pulcini dalla gialla leggerissima peluria, cadervi sopra ma...senza sacrificarli.
Un giorno sono uscita da casa perchè volevo trovare, fuori, un mondo di allegria. Mi ci sono tuffata; l'acqua era troppo bassa. Ho battuto sul fondo, ne sono riemersa lacera e contusa.   Ho provato a stare a galla, impietosa e ingenerosa si è abbattuta su me la tempesta che mi ha spaventata ma non domata.   Il tepore dell'acqua mi ha rassicurata. Ho provato a nuotarvici e calmata la bufera ho goduto di quel pò di sole che ingannandomi mi ha indotto a sperare.
Così i giorni si sono susseguiti e la vita è volata veloce, tumultuosa senza permettermi di rendermi conto di quanto attorno accadesse e come spesso accade, mi stritolava interiormente senza che potessi ribellarmi.
La VITA : deve avere un senso, nessuno può essere superfluo, a qualcosa dobbiamo pur servire...  Un piccolo mattone, un grande alto insostituibile pilastro, una pietra senza spigoli, un tufo che si sgretola, una bella ornamentale scultura.
L'uomo è qualcosa di simile nella struttura del mondo.   Non ci sarebbero, nel corso dell'esistenza, quelli che emergono se non vi fossero gli altri ad evidenziarli, quelli che inconsciamente si lasciano opprimere.   Chissà se è più facile emergere (occorre forza e determinazione) che restare pigramente inerti. Certo in questa ultima condizione si soffre di più se si è consapevoli, meglio essere ignorantemente incoscenti.
Quando si emerge, tutto diventa liscio e scorrevole. Non è la stessa cosa per chi si trova a subire, non ha scampo, non riesce a superare nessun ostacolo e la disperazione diventa padrona dei suoi pensieri.
                   Ho voluto copiarlo senza omettere niente di quanto era scaturito spontaneamente in quel preciso momento. Poi è tornata la serenità che deve sempre prevalere.
                                  Maria
 
 

Inaspettato

E' felicità che esplode in me,
quando meno me l'aspetto
m'assale,
questo raggio d'umanità
che mi trascina lontano da
sentimenti freddi
e da gioia finta che provo
nel vivere con indifferenza.
 
 

Incendio

Quando il fuoco divampa
è difficile impresa placare la sua ira.
Ma se quel fragore non foss'altro che pianto?
E quei ruggiti laceranti urla di dolore?
 
Ma poi è subito silenzio,
un silenzio che non conosce pace.
 
Foto dal web.
 
Alexis
20.05.2010

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