blog di Ezio Falcomer

Stasera mi son fatto un falafel 
perché gli angeli mi hanno detto 
che è come neve questo vivere di squame 
come lisca ben succhiata 

Cenere che sdrucciola sul bordo.
Carta stropicciata sul tavolo.
La pioggia che canta sulle cacche di piccioni.
La roba stesa.
Il delirio dei numeri quantici.

I miei sentimenti, le mie emozioni, 
abissi di tesori, vita, avventure, 
inferni vissuti, emozioni e stomaco che urla.
Poesia del desiderio,

Il segreto sta tutto nell’accettare
qualsiasi demone che ti tocca,
qualsiasi lebbra che ti umilia,
qualsiasi delirio che ti deborda.

Io sono questo silenzio che non scrive.
Io sono questo abisso che mi divora.
Lampada rovente che alita
su ali accartocciate di farfalla.

tracima la nausea di sordi echi
come di ronzante frigorifero;

Ma come a faccio a dire il fruscio del mio orecchio ronzante da labirintite cronica che coglie il concerto cacofonico del cortile multirazziale.

Sfasciami pioggia
Rendimi inerme al tempo 
e alla terra. Rendimi 
strame che allatta 
la vita. Mescimi 

Ascoltare la pancia
nell’ora fatta di banalità,
gli intestini della mente,
i flussi di illusioni del passato e del presente;