blog di Il Folletto

Dentro, sì ancora dentro ogni piega
allargando fin al più tenue pertugio
fessurando giù e più giù nel fondo

Scorrono e scompaiono
e nude s'arrendono le dita,
vagante è il disegno della carne
fino al turgido attimo del
seno nella forma della mano.

Dalla tua bocca scorre,
distesa foce nel bacio,
il sapore di labbra silenziose,
attonito eco d'amplesso.

Silenziose scorrono sulle linee immobili
fra le cortine del sonno, curvando attorno
al respiro fluttuante sui sogni, increspate

La lingua che accoglie l'armonia del pane
e arruffa leggera dei suoni ogni parola,
la punta che tasta il calore dell'aria

L'onda della lingua,
che solca d'acqua le labbra,
dissoluta dissolve la bocca
assetata ostrica carnale.

Dita di vento affondano
di rena dei tuoi reni
nel mutabile sciabordio
d'aromi, e gremita è la conca
dal salso fluire di te.