blog di luccardin

Gli amori
sono cieli dipinti
sulle pareti delle malinconie
amori che senza ali
cadono come angeli
nelle notti d’amore

Periferie
città senza cielo
quando vivere
è un respiro

imbevuto di solitudine
colori che dal cuore

In un giorno
che nessuno possiede
io sono nato in te
quando la ruota del mulino
girava tra acque e macinar di grano
La vita in quel tempo

Come è difficile amare
quando non c’è luce nell’anima
sentire il vuoto che ti possiede
in un’anestesia di vita prolungata

Io da dietro ai vetri
osservavo l’attesa
lo spazio che dal nulla
riempie la mente
Povera anima
che hai più luce

Sono poesie
le mie parole
che bussano alla tua porta
ma tu dormi nei tuoi sogni
lasciandomi solo
al vento di questo cielo

Di quanti squilli e voci
è intrisa la mia vita
che del silenzio
ne faccio voto e stima
e se al parer dei tanti
io mi ritiro e schivo

Dove sarà la morte
che al suo fine
unisce tutti i silenzi
raccolto tra le lacrime
è quel che in me
è ancora amore

Mi lascerò ancora intorbidire
rimanendo assente
vegetando emozioni nel pensiero
Sui gradini che portano al monte
la vista che poi si svela

Si staglia il nero nella sua forma
quando a luce spenta della luna
il pendio dei monti
attraversa la mia vista
lungo la lingua che di strada io corro