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blog di mondoamfortas

occhi chiusi ...

 
È solo un risveglio da una notte irreale
dove la vita ha il suo cambiamento,
dove tutto si falsifica,
dove gli occhi chiusi stanno
a guardare ciò che veramente vedono.
È solo il buio che si dirada facendo apparire la verità,
la solitudine che prevale su tutto,
in questo risveglio piovoso ,
dove la pioggia
rende più intimo , più vicino ;
senti quello che veramente manca,
mentre un falso sorriso ti attende sempre nelle prime
luci dell’alba.
Quella notte dove tutto nasconde intorno a te ,
quei muri che ti circondano sembrano cadere,
forse affondati in un’anima ubriaca ,

ho solo... sbagliato...

 
Ho solo camminato perché dovevo,
tra i rami secchi che altri
hanno lasciato.
 
Ho solo dovuto sopravvivere ,
dove altri hanno rubato l’acqua
senza dividerla con me con noi .
 
Ho solo sbagliato a seguire la massa,
ma appena ho capito , ho tentato
di uscirne fuori,
così dietro a me ho anche io lasciato dei vuoti,
dove altri cercano di riempire.
 
Ho solo ….
 

solo una voce ...

 
Cade una penna dalla mano di chi scrive parole,
ed una macchia sporca  quella riga,

scarponi grossi ...

Scarponi grossi,
i miei eterni due passi,
gli alberi secolari si spogliano
al mio passaggio.
Una chiesa abbandonata in un bosco
dove la natura ha preso il sopravvento,
mentre una statua di un santo
con un braccio, teso ed avvolto
in un ramo indica la via tra le stelle.
Il silenzio che ti circonda  rotto solo
dal calpestare di foglie secche.
La sorgente di un ruscello che cade
tra le pietre di una fontana
anche lei dimenticata.
Mentre continuo nei miei due passi.
Penso, ed essi col loro rumore
mi fanno compagnia rientrando.
 
 
                               Amfortas
 
 

due righe ...

 
La luce del mattino,
la corriera che passa vuota,
il  prestinaio nel suo pane
appena sfornato,
mentre la notte ci lascia,
ed il giorno nasce.
I pensieri  che dopo il loro vagare
nei mondi dei  sognatori
vedono la luce della realtà.
Una caffettiera sbuffa, il profumo  del caffè,
i soliti due biscotti.
È  l’ora della verità , le porte si aprono
come  il cielo dopo le nuvole grigie
di un temporale.
Ho imparato a vestirmi da solo!
 
                              Amfortas
 

Biblioteche ...

Biblioteche  silenziose, i suoi libri muti

tra le pagine bianche e frasi di inchiostro nero,
versi antichi in un tempo lontano, mentre ancora
aleggiano nell’aria i battiti di cuori aperti
a quelle parole mai stanche di vivere.
 
Banchi con incisi nomi di amori ,
vocaboli  scritti allora , ma che 
hanno ancora il vagito dei tempi in cui noi viviamo.
 
Mani che ascoltano la scrittura del cuore mentre
un’amore detta loro le frasi, odono  quello che il battito
di un sospiro regala nella sua estasi.
 
Una foto in bianco e nero, un abbraccio felice,
la senzazione di volare ,
senza mai alzarsi da terra,nella cornice di una pagina
sciupata dal tempo, mentre percepisco ciò
che ancora divulga essa mentre la guardo.
 
Libri antichi con le storie di ieri , di oggi , di domani,
in una biblioteca silenziosa, mentre un ragno deposita
in un angolo la sua ragnatela su un  libro , cullandosi
ancora tra quelle favole da svelare ai nostri occhi..
 
                                                        Amfortas
 
 
 
 

un tram ...

Passa un tram tra quei binari ferrati,
il percorso segnato , le solite fermate,
i pendolari del sabato, un macchinista stanco
del lavoro della notte,
mentre un fanalino sopra la testa gli illumina
il viso, laddove il suo sguardo si fissa
sull’ultimo capolinea.
La vita che corre su sentieri mai esplorati,
paesaggi ogni volta inviolati, verso nuove mete,
nuovi progetti, nuove senzazioni.
Occhi che penetrano il buio dando luce
ad ogni passo verso percorsi mai visti,sentiti,
scrutati.
Occhi alla ricerca dentro un passato per costruire
un futuro senza fine, mentre ancora il buio cade
ed un lampione di una via si accende,
e la solita panchina ormai vuota
nell’autunno che si appresta .
 
 
                                            Amfortas
 
 

mete infinite

Ho voluto correre per le mie mete,
la felicità di arrivare in quelle corse
dove un treno muove paesaggi
nella sua velocità.
Ho travolto scansando pensieri che volevano
parlarmi,senza essere ascoltati,
mi chiedevo sempre se quelle parole del
Leopardi fossero dedicate a me.
La solitudine è una lente d’ingrandimento,
Se sei solo e stai bene ,stai benissimo
Se sei solo e stai male,stai malissimo.
Quando per un non nulla ti fermi poi…
ti accorgi di ciò che quel treno ha lasciato
senza che sia stato visto, Leggi tutto »

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