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Collana Editoriale RASOI - 1° Premio Letterario "Ulteriora Mirari"

Tu mi fai

Mi dedichi il tempo, quando ti guardo con occhi bistrati e labbra rosso vivo, lucide e aperte,

La voce silenziosa delle api

E la tua parola è un discorso fitto d'api
di miele fra le ciocche di capelli mosse dal vento
quando i polsi regalano un battito
al suono d'ali sui vetri,

Ebano

E furono le parole
a bucarmi le guance
coltivandomi di ciliege il respiro
di quel lento andare
in cortili sfuggenti

mentre le pieghe degli abiti
sono tutte inamidate
pronte alla tua assenza
e a quella porta su cui amputare la lingua
in riflesso oltre la tragedia

e mi ranicchio all'ombra di questo giorno
mentre le mie unghie
hanno corteccia d'ebano
e il tuo profumo
nelle ossa e nei graffi

 

da "Vertigini Scomposte", Ed.Smasher, 2009
poesia menzionata con onore al Premio Lorenzo Montano, 2009, Verona

L'epico incunearsi su pelle

 

In danze d'anarchica carne
in roridi movimenti
di fremente lussuria

avvinta di rovi
muoviti lenta
in pagane pose

banchetto da seviziare
in penetranti gemiti
mentre la luna
si piega alla lingua

lame pensiero
straziano cuori
affamati d'amore

adempiendo
allo scroscio
di quel divenire
unica rabbia
fra lenzuola di cupe legioni

t'arrendi languida
al divenire lento
di lente carezze
disciolti freni
crollati muri
nuda essenza
aperta all'amore

sarò l'amplesso di neve
saetta fra le tue cosce
e lingua che satura

io pioggia su te
in gocce di uomo
celebro lento
antichi riti

da spalmare
sui caduchi fianchi
nella gemente oscurità
di un ritaglio di labbra

a gementi tributi
m'inchino denso
affondando in silenzi
colmi di te

Morfea77&impossibile64

maggio ha il cuore molle

 

Conciami la pelle
del più sottile dei tuoi silenzi
mostrami i punti stretti
il fascinoso socchiudere gli occhi
mentre s'affilano le ombre della sera
quando ripeto sui muri i nostri fiati.

E come dita alla luna appese
schermano vocali tonde e graffi
mentre sul cuore molle
la notte mi singhiozza di vizi
e la serpe mi morde la guancia
piegando la parola sotto le mie ginocchia.

E i denti sanno della nostra fame
del getto d'inchiostro che flette le dita
mentre l'alba trascina maggio
sotto il mio cuscino di spine.

da "Vertigine Scomposte",Ed.Smasher 2009

Improvvisi Scrosci

Ed è in piena questo fiume
questo corrosivo andare di acque
dentro ogni singolo riparo al sole
dentro e poi fuori,ancora.
Sapendo d'ogni attimo assieme
di quell'essere te e poi me.

Ed ogni tratto di stentoreo ricordo
mi porta a te, fra le foglie
i picchi di verde e le fulgide mattine
che non hanno mai smesso di darmi
odori di noi nelle narici.

E quando esplodi sole, mi porti a me
nei tuoi tratti,nelle tue angolazioni
in ogni screpolato dire
che si unisce allo sguardo
che non tace l'amarti che voglio.

Nei Tuoi Sguardi

Sono i tuoi sguardi a non tenere testa ai miei
sono le mie labbra a farsi guerriere fra le tue
ed è la mia lingua ad essere aquilone nel tuo cielo di carne.

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