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blog di Pinotota

Sublime indecenza

Si svela l'alba,

e nel pallido chiarore

quasi dischiudi

le palpebre,

mi sorridi,

 

la nuda trasandatezza

della luce

ti appartiene,

 

è tutto tuo quell'innocente

tocco di sublime indecenza….

Il dolce sapore del tramonto

In silenzi friabili nel crepitio delle stagioni

rileggo il mio pensiero

dove s’adagia il mio respiro

In quieto declino sulla tela dell’intimo

timidi i concetti

sfilano le abitudini

Il mio preferire le cose un po’ sfatte

e perdute nei vicoli

del tempo maestro…..

 

La vita in due

Amore, passione, splendidi concetti

diventati ormai lontani ricordi.

 

La verità è che anche se

il mattino ha l'oro in bocca

il suo alito invece la mattina

sa di fogna di Calcutta,

 

il perenne mozzicone tra le dita,

Le ore bianche

Quando le tenebre annientano le ombre,

si assopisce una vita e si ridesta l'altra,

priva di passi e senza orme.

Cristalli crepuscolari ghermiscono gli eventi

significativi.

Pochi e improbabili.

Reclusi nello spazio, aldilà dell'esteriore,

inetti nel capire come meritarsi

La mia eternità

Amore amico.......

Accaldato il sentimento

infonde colori.

I capelli abbrigliati di vento

nel sole.

Gli anni, le confidenze,

e le storie consumate,

per tanti anni anch'io

come farfalla ubriaca.

Dinanzi a nuove stagioni

la sconosciuta tenerezza

di smisurato amore.

Una botta e via.....

Ogni istante ti ferisce ma l'ultimo uccide

Labbra ferite dal silenzio.

Il suono tagliente della memoria

non rimargina le caustiche piaghe

e il tempo fluisce

sino all'adempimento della notte

lasciando rosse cicatrici

nel ventre del mattino.

Ciò che più non è ora inesausto

non conta nel moto delle ombre

perchè

L'ultima stanza

L'apparenza del desiderio
girovaga insaziabile all'interno
di una passione soffocata e vuota.
Il vento che soffia sulla porta
delle mie cicatrici è il richiamo
di un dove senza luogo,
di un tempo senza tempo.
 
Piccole torce ondeggianti nella brezza

Illusione

Ed ora io

goccia d'acqua

lacrima del cielo

scivolo inerte

sul cristallo arcuato

d'ampolla

e m'illudo di programmare

il tragitto e la caduta

verso la meta.

M'illudo

Senza sospetto è sicuramente

la forza di gravità

che m'incalza verso

la pozza melmosa

L'ultimo amico

E lei….

seduta al tavolo della sua cucina.

E gli anni che ha,

forse cinquanta, forse di più,

ora un fardello

anche se ben sorretto,

se li scorre tutti.

Riflessi nel cammino della vita

tra frammenti di baci

e strade sconnesse di amori finiti,

rose spezzate da parole perdute.

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