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Poesia

Splendidi pensieri

M’immergo nell’aria
m’avvolge il Maestrale
scompigliati capelli
un refluo denso
sollevo i pensieri
al peso del giorno
pongo i piedi all’insù
inverto il consueto andare
prendo all’amo
le buone intenzioni
pesco il buon senso
e la bontà

Origine

Mai nessun peccato, alcun inganno,

nè dubbio o pretesa innocenza,

colti insieme in passione e desiderio,

liquidi serpenti s'incontrano le lingue,

fronde d'albero scosse le braccia,

nella tentazione mi perdo:

spalanca la porta dell'eden,

qui, dove sei terra e mare, affondo

Clelia (Mia figlia a 9 anni)

-“Quanti scogli qua papà!
Un tempo dovevano esserci in questo posto molte sirene!”
 
-“Molte sirene? Perché Clelia?”
 
-“Ma non mi hai detto, papà,
che una volta tutte le sirene

Areta (mia figlia a 6 anni)

ARETA (mia figlia a 6 anni)
 
“Non ti preoccupare papà -mi dice-

un giorno di te (sempregiò)

Non ha età
né tempo mortale
il dolce sorriso del tuo volto
sei tu anima mia
la poesia che ispira il sole 
a baciar il cielo
e la notte
a ricoprir di stelle il cuore
Saprei mai io
fermar con le parole
il giorno

Anonimo francese (sec. XIII)

Due motivi della poesia erotica popolare si fondono in questa lirica anonima: la primavera come stagione privilegiata dell'anno e il privilegio, per così dire, di secondo grado, di cui godono, nel tempo e nello spazio primaverile, gli innamorati.
G. Davico Bonino
 
Far la guardia alla primavera
 

Primi giorni

Gaetano Previati

 

 

Somiglia ad un ramo in primavera.
Le gemme verdine al sole breve,
il vento delicato appena fresco,
il profumo del prato, la sera.

 

Sembra tacere
Non muoversi
Ascoltare.

 

Per non sentire freddo

su di te
troverebbe ristoro
la bufera fosca
del mio inverno
 
tutto ciò che mi serve
sta lì da qualche parte
tra le tue labbra
e il petto
 
se mi fai dono
godo

La vita

 
Che gran bella visione
questa nostra vita sulla Terra
con il sole che, tra cielo e mare,
si leva di mattina
e con il suo splendore tinge d’azzurro
la volta celeste che all’orizzonte
si immerge per dar colore
alle profondità marine, sì che,

Anima inquieta

La mia anima parte verso il cielo per un’altra vita.
L’anima mia pazientemente aspetta sulla cima del monte la mia sposa eletta.
L’anima mia aspetta malinconica attimi felici verso la patria mia che è il cielo.

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