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Poesia

amor di te

E' al chiar di luna
che il mio pensier si posa
dove il tuo respir
a me non giunge
prima che le stelle
riversino di luce
la notte
 che nel mio cuor s'adagia.
Di ogni amor
ho tra le labbra
il bacio che traspar di luce

2- Appesi al silenzio

Sul letto nostre impronte si dissolvevano alle mie spalle 
e il vitreo diaframma che separava le pagine della storia
si imperlava di iridescenti bugie recitate a fior di labbra, 
mentre la tua sagoma barava sul selciato pallide ombre 
 

L'oasi

Spiaggia deserta
fresco calpestar la riva 
e il vento  m'abbraccia
e l'ultimo sole la pelle bacia...
silenzio....
solo l'onda accompagna i miei passi
e in me ricordi affiorano
( infanzia svanita
nei labirinti della memoria ) 

Down

bambina
attonito affonda nel solco fragile
la periferia inerme
inadatta sostare nel rumore del giorno
arrogante per un bambino down
intinto nell’empatia argillosa
di fibre delicate
impastate in somatismi esotici
estranei alla moltitudine scontata
inabile posare le gambe
oltre la misura d’orizzonte

Verdi pensieri

Un guizzo increspa l’acqua improvviso
un desiderio argenteo riflette l’occaso
forse fuga vitale o anelito di libertà…?
 
Tra i riflessi bruni il defilè della medusa.
Ansima l’incedere il diafano pelagico,

il tempo che non conosco

Un giorno
nel tempo di un tempo
che non conosco
e non saprò mai
se veramente esisterà per me
ci sarà la pace
nella mia anima
che un fiore
sia semplicemente un fiore
una donna
solamente una donna

La Poesia

 

La Filosofia e le Scienze almeno lanciano dei ponti.

La Poesia, come tutta l'Arte, è odiosa. Ti sbatte sul muso l'impossibilità del Tuffo.

 

In cosa credere

Credere in qualcuno,
credere in qualcosa,
credere e ancora credere
che tutto sia possibile
che tutto possa essere,
che da un lampo di un momento
o da un soffio del vento
qualcuno chiami e risvegli
i nostri sensi addormentati.

Mamma, Tu ovunque e sempre

Mamma Tu fosti e sei la pargoletta
che portò sulle spalle una fanciulla.
Ti fu precluso di vederci spesso...
ma eravamo insieme...

Ovunque,
Sempre.

Mamma, Tu fosti l'acqua
che zampilla
e messa  prigioniera, in un a brocca.
Udivo il canto, come
l'ampio guizzo

Alessia e il visore dalla barca

Anima di ragazza Alessia sulla barca,
vetro sul fondo dello scafo nel tessere
visione di fondale, alghe e pesci nell'aria
di mare a perdifiato nello sguardo
ad aggettare al tempo altro con maree
verdi e azzurre fondersi in compatto
cobalto ad intessersi sul fare della sera,

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