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Il viola

Dovessi scrivere un colore, deciderei il viola, lo porrei a spirale come un valzer lento, gli darei un'anima di vetro, lo intingerei di mirtillo. Avrebbe la forma dell'uva e il gusto pieno e ripetuto del mare in tempesta. Baluginato e diluito in boccette rifinite come fianchi, sottomesso agli slanci ellittici,  in  variabili spaziali di funzioni lisce, sarebbe ordigno prugna a coinvolgere o sconvolgere.
 
Manuela

Dormire é un po' morire.

stasera non voglio stare sveglio, spegni le stelle,
apri il magico libro delle fiabe e raccontami una storia
mi addormenterò così, mentre tu mi parli, cullandomi sul tuo seno
dormirò sicuro di svegliarmi serenamente, non avrò più paura
e il sonno non sarà per me come una piccola morte

Laboratorio di Poesia

Avviso ai poeti naviganti in Rosso Venexiano

Per rendere più magico l'Incantesimo e farvi sentire più partecipi, dal 14 febbraio prossimo venturo (data puramente causale) compariranno nel Laboratorio alcune poesie scritte da voi e (proditoriamente) commentate da me.

In più (Udite! Udite!) chi volesse potrebbe cimentarsi  (e aspettarsi una recensione) sul tema proposto di volta in volta.

Grazie a chiunque approdi se pur temporaneamente a questi lidi.

Maila Meini

redazione RV

tag: Incantesimi lab

le poesie potreste scriverle ispirandovi a questa citazione di Jerome K. Jerome:

"È una strana cosa il letto, questa imitazione di tomba, ove adagiamo le membra stanche, e sprofondiamo quietamente nel silenzio e nel riposo".


in sottofondo Love In The Morning di Ennio Morricone, colonna sonora del film Lolita

AUIGURI!

CARISSIMI AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI GLI AMICI DI ROSSO VENEXIANO Antonio Ragone

Aforismi in_versi

I
Se apri un’attesa
o soltanto passi una banchina
- fermi pavimenti sul mare
nel soffitto d’aria che tramonta -
e dentro te scavi da par tuo
per la sete di qualcosa
che non sai avere nome,
cerca in ogni fondo
un ritrovamento

il mio silenzio

si veste di vuoto
la mia silenziosa anima
un grumo nello stomaco
che non vuole sciogliersi
e mi dà la nausea

respiro il gelo dela notte
cercando disperatamente
il tuo profumo
ma il vento spazza via
ogni atomo di te

tendo le braccia
alla luna
e invoco i demoni
del mio dolore
che si portino via
le ombre
di questo amore

che inutile e perso
come un fantasma
vaga nella notte
dei mie pensieri
gelandomi la mente
con le sue lunghe
dita di ghiaccio
fredde come la morte

a te soccombe
la mia follia
e in ginocchio
mi piego
implorando
al mio silenzio
di tacere.

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