Scritto da © Greta Leder - Mer, 22/12/2010 - 15:46
Notte fonda, sto guidando da un po’ e decido di fermarmi in autogrill.
Entro stancamente in questo non luogo.
I panini con i loro nomi fantasiosi sono disposti sonnecchianti al loro posto, la macchina del caffè è sempre accesa, gli ultimi libri in uscita disposti a portata di mano accanto ai vecchi cd di artisti degli anni 70, e chi li ascolta più?
È piuttosto desolante.
E pensare che quando ti fermi di giorno l’autogrill è un pulsare di vita.
Mandrie di persone che scorrazzano come in un parco giochi, litri di urina versata nelle toilette ridotte a delle latrine, chilometriche file alla cassa per uno scontrino, caffè macchiati e macchie di caffè.
Di notte invece? Un fermo immagine.
Alzo lo sguardo alla telecamera di video sorveglianza….chissà se sorveglia anche i miei pensieri oltre alla mia immagine. Sorrido alla telecamera, la saluto.
Tra poco inizio il turno.
Entro nella toilette….che di notte sono profumate e pulite.
Apro la borsa, mi cambio, cerco la trousse per il trucco.
Ombretto marcato, un velo ci cipria, rossetto rosso.
L’appuntamento è per le 3.30.
Mi squilla il cellulare.
Sorrido…..già….squillo.
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