Scritto da © ariele57 - Dom, 08/07/2012 - 18:32
"come gocce recavano d'acquazzone pozzanghere e impregnavano a fondo sentieri lunghi d'incontri. in un obsoleto retaggio qualcuno ora sussurra, era malcelato rimpianto di un tempo sovrano d'attesa. io rispondo, erano ponti di sentimenti che si beffavano del largo spazio. il cuore era a mille, tra le mani lacrime cocenti. tattili rapporti che non si disperdevano come rondini sui fili della luce. erano aerei sempre d'ali forniti. mitiche frecce dai colori intonse che riempivano le righe, che si scoloravano nel tempo dei solventi. ma stampate con rigore monastico sono a fuoco dentro le menti.. erano farfalle sui fiori sbocciati all'amore ora è il tempo veloce d'api mai contente. allora,posa memoria quelle perle su postali scrigni tra velluti intimi d'umane domande" |
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