Antonio Nazzaro - Lei | Prosa e racconti | Ezio Falcomer | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Antonio Nazzaro - Lei

 
 
Vision book: “Lei”, brano tratto dal libro di Antonio Nazzaro, “Odore a (Torino/Caracas senza ritorno), Salerno, , Edizioni Arcoiris, 2013.
Video di Antonio Nazzaro, Voce di Ezio Falcomer
Antonio Nazzaro blog: http://monasmonas.wordpress.com/2013/...
 
 
 
Il taxi in lontananza accompagna il vento caldo. Sono distesi. Intreccio delle dita, come qualsiasi incrocio, da respiro all'andare. Le mani sono passi danzanti nei vicoli. Gli occhi riaccendono le luci di una stanza sulla città. Guardano le stelle finestre. Curva di lampione lei. La trattiene per i capelli di luce, si avvicina e allontana senza passare. La strada urla mentre una mano dolce le tappa la bocca, si fa sorriso ansante. Sbuffano felici i tram.
Caracas per ogni stella ha una donna. L'Avila si pavoneggia alla luna.
Sono istanti trattenuti e discese a perdifiato. Groviglio amoroso di strade. Le labbra di lei come la metro mordono dolcemente le rotaie. Le mani sono tacchi che stringono il petto d'asfalto. Sale lentamente e la fermata freme nell'attesa. La finestra inghiotte le ombre dei corpi. Assetata è la notte. Un tram ubriaco ondeggia. Loro tengono il ritmo. Lui afferra un lembo di strada e il dondolare dei capelli. Lontano l'eco della pioggia. 
Caracas balla un'ultima salsa. Le strade dondolano tra spalle e fianchi di passanti. L'Avila è una carezza.
 
(Editor versione in italiano: Ezio Falcomer (Italia)
Ilustraciones/illustrazione,Portadas/Cop­ertine de Mariana De Marchi Fb: MarianaDeMarchiArt)
 
El taxi en lejanía acompaña el viento caliente. Están tendidos. Entrelazo de los dedos, como cualquier cruce, da respiro al andar. Las manos son pasos danzantes en los callejones. Los ojos reencienden las luces de una habitación sobre la ciudad. Miran las estrellas ventanas. Curva de farol ella. La sujeta por los cabellos de luz, se acerca y se aleja sin pasar. La calle grita mientras una mano dulce le tapa la boca, se hace sonrisa jadeante. Resoplan felices los tranvías.
Caracas por cada estrella tiene una mujer. El Ávila se pavonea ante la luna.
Son instantes retenidos y bajadas a perder el aliento. Maraña amorosa de calles. Los labios de ella, como el metro muerden dulcemente los raíles. Las manos son tacones que aprietan el pecho de asfalto. Sube lentamente y la parada palpita en la espera. La ventana engulle las sombras de los cuerpos. Sedienta es la noche. Un tranvía borracho bambolea. Ellos mantienen el ritmo. Él agarra un limbo de calle y el balacear de los cabellos. Lejano el eco de la lluvia.
Caracas baila una última salsa. Las calles se columpian entre hombros y caderas de transeúntes. El Ávila es una caricia. (...)

Editor versión en español: María Julia de la Cruz Guerra (España)
 

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 9456 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • luccardin
  • Rinaldo Ambrosia