Scritto da © Anonimo - Ven, 02/04/2010 - 18:32
E se davvero fossimo introdotti
nelle suburbe
come l’ago della metro ricuce la città
a toppe di quartieri
sopravanzando i torelli dei sottopiani
al grido unico: più notte a gambe calme
meno tremori meno occhi ai fanali
dov’è che si potrebbe un lascito di calma
una seduta alle fontane
per dirsi ancora beviamo con la gioia dei fanciulli
spargiamo acqua in queste gole munte.
Anche di notte nei vicoli atterriti
roca e prudente la caligine
aspetta il vento.
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