Scritto da © Ezio Falcomer - Lun, 09/06/2014 - 11:32
Faccio parte degli sfigati
delle pubbliche tradotte di metropoli e cintura;
aurei sgorbi neri
alla luce di una luna dell'indecenza;
vagabondi del dharma della pelle e del sudore;
portatori sani dell'urlo e dell'afrore
di Dioniso e di Ade;
seduti in meditazione
presso cadaveri o calde vulve
di signore un poco inquiete.
Faccio parte di quei lembi
del nulla e dell'infinito,
feci di Dio, rigurgiti di Eva,
belle anime ai margini della Storia.
delle pubbliche tradotte di metropoli e cintura;
aurei sgorbi neri
alla luce di una luna dell'indecenza;
vagabondi del dharma della pelle e del sudore;
portatori sani dell'urlo e dell'afrore
di Dioniso e di Ade;
seduti in meditazione
presso cadaveri o calde vulve
di signore un poco inquiete.
Faccio parte di quei lembi
del nulla e dell'infinito,
feci di Dio, rigurgiti di Eva,
belle anime ai margini della Storia.
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